LA CITTA’ ABBRACCIA DON MARCO E IL SUO PRESEPE
“A Don Marco riconosciamo una seconda paternità. Infatti dopo quella sacerdotale, gli attribuiamo quella del Presepe dei diorami di San Marco”. Il sindaco Seri, affiancato da Monsignor Andreozzi e dalla presidente del Consiglio Carla Cecchetelli, ha voluto attribuire a Don Marco, fautore di quello che è il museo dei diorami, un importante riconoscimento per l’opera che svolge da 23 anni e che arricchisce la comunità.
“Guai a definirlo presepe”. Evidenzia il sindaco Seri. “C’è consapevolezza unanime nel considerarlo un capolavoro per la sua bellezza, la sua complessa esecuzione frutto di maestria, sacrificio e passione. Possiamo considerarlo un’attrazione, un evento, un simbolo spirituale, un appuntamento irrinunciabile. Nel corso degli anni è diventato un luogo di contemplazione che, accompagnato da ammirazione e stupore, permette di arricchirci spiritualmente. Credo che in un modo dove l’esteriorità, il possesso e la proliferazione materiale la fanno da padroni, nutrire la propria anima è un atto che dobbiamo a noi stessi e a chi ci sta vicino. In questa azione le componenti simboliche che ci riportano alla tradizione, alla storia, ai valori antichi, svolgono un ruolo fondamentale, perché aiutano a richiamare la mente ed i sentimenti verso qualcosa di più alto, a cui tutti dovremmo ambire”. Parole di gratitudine e di apprezzamento da parte di Mons Andreozzi che ha enfatizzato “il contributo alla crescita della collettività e del senso profondo di spiritualità che animano questa esperienza del presepe di Don Marco”.
Commosso e con la voce accarezzata dall’emozione Don Marco ha ripercorso tutta la storia: “Dagli albori, siamo partiti per creare qualcosa che fosse unico. Oggi possiamo contare su un percorso coinvolgente che, attraverso i suoi 50 Diorami, (ovvero le scene) e più di 500 statuine, regala ai visitatori un’esperienza davvero emozionante. Devo ringraziare chi ha permesso tutto questo, da Mario che non c’è più fino a tutte quelle realtà e laboratori che hanno realizzato su richiesta le scene e le ambientazioni con meccanismi creati appositamente per questa nostra opera. Condividere il merito, per moltiplicare il grazie”.