A Palazzo Bracci Pagani fiorisce un giardino di “Ars Electronica”

Umanesimo Artificiale ha prsentato ieri  
pomeriggio a Palazzo Bracci Pagani tre progetti in collaborazione con
altrettanti centri di ricerca Italiani.
Ars Electronica è un istituto culturale, educativo e scientifico
austriaco tra i più importanti ed attivi al Mondo nel campo della new
media art, fondato a Linz nel 1979. Ha sede presso l’Ars Electronica
Center (AEC), che ospita il Museo del Futuro, nel città di Linz. Le
attività di Ars Electronica si concentrano sulle interconnessioni tra
arte, tecnologia e società. Gestisce un festival annuale ed una
struttura multidisciplinare di ricerca e sviluppo di arti multimediali
nota come Futurelab. Conferisce anche i premi Prix Ars Electronica.
Per il secondo anno, Ars Electronica seleziona una serie di partner
internazionali con i quali collaborare nella realizzazione di “garden”
in cui ospitare i progetti dei partner. I “garden” fisici, a Fano
presso Palazzo Bracci Pagani in C.so Matteotti, saranno poi collegati
alla piattaforma online del Festival.
Tra i tre partner italiani selezionati figura Umanesimo Artificiale,
associazione culturale di Fano, la quale presenterà tre progetti
frutto di tre residenze artistiche digitali:
1. Un suono in estinzione è un progetto di arte e scienza creato
dall’artista NEUNAU e curato da Umanesimo Artificiale volto a
monitorare le implicazioni del cambiamento climatico sui ghiacciai
alpini attraverso un’esplorazione artistica. Attraverso
l’installazione di dispositivi di registrazione bioacustici, gli
artisti seguiranno i cambiamenti dall’interno del ghiacciaio
dell’Adamello durante le stagioni. Il progetto ha un comitato
scientifico d’eccezione composto da Professori delle Università di
Brescia, Milano, Pisa, Padova e Pavia oltre a ricercatori del MUSE
(Museo di Trento) e del Comitato Glaciologico Italiano.
2. Un millesimo di millimetro ipotizza un futuro prossimo in cui le
microplastiche sono così pervasive negli oceani da diventare parte
dell’evoluzione dei microrganismi marini. Il progetto è sviluppato da
Giovanni Muzio e Umanesimo Artificiale in collaborazione con i
ricercatori del CNR – IRBIM (Istituto per le Risorse Biologiche e le
Biotecnologie Marine del CNR).
3. Entu è un progetto sci-art di Emanuele Balia, Fabrizio Casti e
Sandro Mungianu in collaborazione con Umanesimo Artificiale e EIA
Factory: Exploring Artificial Intelligence in Art, un centro di  
ricerca sardo. Ricercatori e artisti collaboreranno per restituire
dati aperti sotto forma di musica, immagini e parole, attraverso
l’utilizzo di algoritmi AI, per offrire un ritorno altamente
percettivo, visivo e sonoro dell’effetto che inquinamento e sviluppo,
intesi come pressione antropica, hanno su vento, pioggia e ambiente.
I tre progetti saranno affiancati da un quarto progetto di Marco
Barotti, in residenza a Bologna presso il Festival Resilienze ed una
talk su dati, arte e ambiente in live-streaming sui canali di Ars
Electronica.
I progetti potranno essere visitati gratuitamente fino al 12 settembre
online sulla piattaforma di Ars Electronica e offline presso Palazzo
Bracci Pagani a Fano, grazie alla preziosa collaborazione della
Fondazione Carifano, fino a Mercoledì 15 Settembre con i seguenti
orari: Venerdì, sabato, domenica: dalle 16:00 alle 23:00, il sabato
anche la mattina dalle 10:00 alle 13:00. Lunedì, martedì, mercoledì:
dalle 16:00 alle 20:00.
Ricordiamo che l’accesso agli spazi di Palazzo Bracci Pagani è
contingentato e consentito esclusivamente ai visitatori muniti di una
delle Certificazioni verdi Covid-19 (Green Pass).
Info sui canali social di Umanesimo Artificiale e all’indirizzo email

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