ALMA STOPPA GRANDI. PADOVA BLOCCATO ALL’EUGANEO ACCAREZZANDO ANCHE L’IMPRESA

PADOVA-ALMA JUVENTUS FANO 1-1

PADOVA (4-3-3): Vannucchi; Germano, Rossettini, Gasbarro, Curcio; Saber, Ronaldo, Della Latta (16’st Hallfredsson); Jelenic (16’st Biasci), Paponi (18’pt Santini), Bifulco (16’st Firenze). A disp.: Merelli, M. Mandorlini, Vasic, Kresic, Andelkovic, Pelagatti, Buglio. All.: A. Mandorlini.

ALMA JUVENTUS FANO (4-2-3-1): Viscovo; Cargnelutti, Brero, Bruno, Paolini (43’pt Cason); Carpani (39’st Scimia), Amadio; Marino (25’st Nepi), Gentile, Ferrara (25’st Parlati); Barbuti (39’st Montero). A disp.: Meli, Santarelli, Sbarzella, Sarli, Monti, Martella, Busini. All.: Destro.

ARBITRO: Acanfora di Castellammare di Stabia.

RETI: 45’pt Barbuti (A), 18’st Santini (P).

NOTE: espulso al 26’st Santini (P) per doppia ammonizione; ammoniti Gentile, Ronaldo, Rossettini; angoli 5-1; recupero 4’+’4.

L’Alma sfata anche il tabù Padova, strappando un pareggio d’oro in una città in cui aveva sempre perso nelle precedenti otto trasferte ed inanellando il quarto risultato utile consecutivo. All'”Euganeo”, erede del vecchio “Appiani”, i granata sfiorano persino l’impresa, sbloccandola con Barbuti prima di essere riagguantati da Santini e chiudere in attacco in superiorità numerica. Resta comunque un punto pesante in chiave salvezza, considerato anche l’indubbio valore dell’avversario di turno. Mister Destro avvicenda un solo interprete rispetto all’assetto iniziale dello 0-0 col Perugia, ovvero Cargnelutti per Monti col relativo trasloco a sinistra di Paolini. Varia tuttavia il modulo, stavolta una sorta di 4-2-3-1 anziché un 4-3-2-1. Gli indisponibili sono Valeau e Heatley, l’uno aggregatosi giusto sabato e l’altro acciaccato. L’allenatore patavino Andrea Mandorlini fa addirittura copia e incolla dell’undici titolare dell’1-1 di Imola, rinunciando nuovamente all’infortunato Nicastro. La fase di studio si interrompe già al 4′, quando Barbuti si procura una punizione dal limite salvo sprecarla sparando sulla barriera. All’8′ prima chiamata per Viscovo, ben posizionato sul colpo di testa di Gasbarro sull’angolo di Curcio. Assai più complicato è il suo intervento al 10′ su Ronaldo, insinuatosi con eccessiva facilità nel cuore della retroguardia del Fano. Le avanzate del Padova incutono timore, ma i granata non si fanno sorprendere ed al 31′ sono anche graziati dal neoentrato Santini – Paponi fuori per noie fisiche – che in volo d’angelo spedisce la palla alta sul piazzato del solito Ronaldo. Al 34′, all’altro capo del campo, Vannucchi è invece tempista e coraggioso in uscita bassa su Barbuti. E’ un incentivo a crederci e l’Alma lo fa, passando in vantaggio al 45′ sugli sviluppi di un traversone di Carpani. Il portiere biancoscudato smanaccia infatti il suo spiovente verso Ferrara, che fa da sponda per la deviazione vincente di testa di Barbuti. In avvio di ripresa seconda decisiva parata per Viscovo su Bifulco, imbeccato in profondità da Della Latta. All’11’ si ripete poi su Santini, neutralizzato a fil di palo. E’ il prologo al pari dello stesso Santini, rapace nel ribattere in rete il pallone non trattenuto da Viscovo (disturbato da Biasci) sul tiro-cross teso di Firenze. L’autore del gol al 26′ rimedia però il secondo giallo, lasciando i suoi in 10. Il match scorre via senza particolari sussulti sino al 46′, con la punizione di Parlati contenuta a fatica da Vannucchi e la spettacolare rovesciata di Montero appena sballata nella mira. Termina così senza vincitori né vinti, ma con la consapevolezza consolidata per i ragazzi di Destro di poter dire la loro nella lotta per la permanenza nella categoria. Da domani si comincerà a pensare all’appuntamento infrasettimanale di giovedì al “Mancini” col Carpi, da affrontare senza lo squalificato Gentile e con le condizioni di Paolini e Ferrara da verificare. Domani sarà anche l’ultimo giorno di mercato, nel quale non è assolutamente detta che Barbuti se ne vada altrove.

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