BCC Fano positivo anche il 2017

Presentato il bilancio 2017 della BCC Fano dal presidente Romualdo Rondina e dal direttore Giacomo Falcioni (nella foto).

L’importante appuntamento con l’Assemblea dei soci di domenica 13 maggio è l’occasione per i vertici della BCC di Fano per fare il punto sull’andamento economico e sui progetti futuri dell’istituto di credito. La banca riconosce e fa propria la responsabilità non solo economica, ma anche sociale nei confronti dei soci e di tutta la comunità locale di riferimento.

 

E i dati di bilancio 2017 confermano che la BCC di Fano è una banca sana che potrà continuare ad essere un punto di riferimento per la comunità e ci regalano un certo ottimismo nei confronti di una ripresa economica che sta interessando anche il nostro territorio.

 

“Nonostante gli anni difficili, i risultati dimostrano che la nostra banca ha saputo reagire e, con attenzione e lungimiranza, individuare la strada giusta per affermarsi sul mercato. Siamo sempre molto attenti agli indicatori che documentano l’andamento della banca sia dal punto di vista patrimoniale che economico. Anche il bilancio 2017 si è chiuso con un risultato positivo, con un utile vicino a 3 milioni di euro e con un patrimonio che ha raggiunto i 100 milioni di euro. I fondi intermediati totali (raccolta e impieghi) hanno raggiunto il miliardo e 700 milioni; la raccolta totale è pari a un miliardo e 29 milioni, gli impieghi a clientela si attestano a 685 milioni. Ad oggi il numero della clientela è aumentato di circa 1.000 unità rispetto al 2017, raggiungendo un totale di 34.612. Per quanto riguarda il numero di soci, ad oggi è pari a 7.690 unità, di cui 600 entrati nel 2017”.

 

Un altro aspetto che caratterizza l’istituto, in controtendenza rispetto ai grandi istituti nazionali, è la vicinanza alla clientela attraverso una rete capillare di sportelli, diversi dei quali sono stati rinnovati con interventi di automazione e l’introduzione di casse automatiche.

“Non a caso siamo una banca di relazione. Cerchiamo di bilanciare l’offerta delle nuove tecnologie (attraverso il rafforzamento del canale telematico), con il contatto diretto tradizionale, in modo tale da rispondere alle diverse esigenze della clientela e garantire sempre un elevato livello di supporto e di consulenza”.

 

Per quanto riguarda i progetti futuri della BCC di Fano, essi non potranno di certo prescindere dal percorso di cambiamento previsto dalla legge n. 49/2016 di riforma delle BCC.

L’obiettivo è quello di realizzare una maggiore integrazione delle quasi 300 banche operanti sul territorio nazionale per rispondere in maniera adeguata ai nuovi contesti di mercato ed alle sollecitazioni normative collegate all’entrata in vigore dell’Unione Bancaria Europea. Con la riforma è iniziato pertanto per le BCC un nuovo corso che permetterà di disegnare un modello organizzativo nuovo ed originale, capace di unire cultura locale a respiro europeo. Il processo di cambiamento sta coinvolgendo da tempo anche la BCC di Fano.

A fare il punto è il presidente Rondina: “Lo scorso 27 aprile la Capogruppo denominata Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, da noi scelta insieme ad altre 144 BCC italiane un anno fa contestualmente alla approvazione del bilancio 2016, ha presentato una formale istanza di autorizzazione alla BCE.

La BCE avrà 120 giorni di tempo per esaminare l’istanza della Capogruppo, ed eventualmente chiedere delucidazioni. Una volta approvata l’istanza di autorizzazione, di fatto la scelta sarà operativa nel momento in cui ogni banca sottoscriverà il patto di coesione e di conseguenza provvederà, mediante un’Assemblea straordinaria, a modificare il proprio Statuto Sociale. L’intera procedura dovrebbe concludersi entro la fine del 2018”.

Il presidente Rondina sottolinea che in questo processo di cambiamento rimane un caposaldo essenziale: il Testo Unico Bancario prevede che la Capogruppo debba mantenere e favorire la mutualità, quale principio basilare delle banche di credito cooperativo. Pur impegnandosi a rispettare le indicazioni e il coordinamento della stessa, le BCC rimangono autonome e salde nei loro principi, dimostrando la propria solidità attraverso vari indicatori, come l’entità del proprio capitale, la qualità della governance, il modello di business perseguito, il tipo di governo della liquidità, la propria struttura operativa e come si agisce nel territorio. La Capogruppo da parte sua dovrà applicare regole e comportamenti valevoli per tutte le BCC, in modo particolare per quelle che si trovano in una situazione di “debolezza””.

La Riforma pertanto rappresenta un processo di cambiamento all’insegna non solo della maggiore efficienza di tutte le BCC, ma anche di una maggiore garanzia e opportunità per tutti i soci e i clienti che scelgono una banca di credito cooperativo.

DATI BCC FANO AL 31/12/2017

Di seguito si riportano alcuni dati per illustrare la situazione economico/patrimoniale della Banca al 31/12/2017:

 

UTILE D’ESERCIZIO 2017: 2.945.399 euro

 

FONDI PROPRI: 100 milioni di euro

 

PATRIMONIO NETTO: 99,3 milioni di euro composto da:

  • Riserve indivisibili (rivenienti da utili realizzati e Utile 2017): 96,3 milioni di euro
  • Capitale Sociale: 1,1 milioni di euro
  • Sovrapprezzo Azioni: 1,9 milioni di euro

 

CET I (Common Equity Ratio: capitale primario): 16,6%

 

ECCEDENZA PATRIMONIALE: 51,7 milioni di euro (rispetto ai rischi di I Pilastro)

 

Andamento raccolta e impieghi anno 2017:

  • Raccolta Totale: 1.029,4 milioni di euro (variazione rispetto al 2016: + 35,2 milioni di euro pari a +3,5%)
    • Raccolta Indiretta: 303,5 milioni di euro (variazione rispetto al 2016: +54,1 milioni di euro pari a +21,7%)
  • Raccolta Gestita: 203,1 milioni di euro (variazione rispetto al 2016: +36,4 milioni di euro pari a +21,8%)
  • Raccolta Amministrata: 100,4 milioni di euro (variazione rispetto al 2016: +17,7 milioni di euro pari a +21,3%)
    • Raccolta Diretta: 725,8 milioni di euro (variazione rispetto al 2016: -18,9 milioni di euro pari a -2,5%)
  • Impieghi Clientela: 684,9 milioni di euro (variazione rispetto al 2016: +34,9 milioni di euro pari a +5,4%)
  • Sofferenze nette su impieghi: 4,8% (5% anno precedente)

 

Stakeholder (dati anno 2018):

  • Soci: 7.690 (+595 unità rispetto al 2017 pari a +8,4%)
  • Clienti: 34.612 (+970 unità rispetto al 2017 pari a +2,9%)
  • Dipendenti: 145 (invariati rispetto al 2017)

 

Nota: I dati del 2018 sono riferiti al 30/4/2018

 

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