BOCCATA D’OSSIGENO PER L’ALMA, TORNATA A SEGNARE E A VINCERE

ALMA JUVENTUS FANO-FERMANA 2-0

ALMA JUVENTUS FANO (3-5-2): Sarr; Sosa, Konate, Magli; Clemente, Lulli (32’st Acquadro), Ndiaye (40’st Selasi), Tascone, Liviero; Scardina, Ferrante (40’st Filippini). A disp.: Mariani, Vitturini, Diallo, Mancini, Maldini, Cernaz, Morselli, Setola. All.: Brini.

FERMANA (3-5-2): Marcantognini; Soprano (35’st Guerra), Scrosta, Sarzi Puttini; Misin, Marozzi (14’st Zerbo), Giandonato, Fofana, Sperotto; Van der Heijden (14’st Lupoli), Malcore (35’st Nepi). A disp.: Valentini, Maloku, Otranto, Pavoni, Grieco, Contaldo, Ceriani, Cardinali. All.: Destro.

ARBITRO: Miele di Nola.

RETI: 31’pt Konate (A), 31’st Ferrante su rigore (A).

NOTE: ammoniti Lulli, Scrosta; angoli 4-0; recupero 1’+3’; spettatori 850 circa, di cui una settantina fermani.

E’ una boccata d’ossigeno a pieni polmoni il successo ottenuto nel recupero dall’Alma, tornata a far gol ed a vincere (non accadeva da sette incontri) a spese di una Fermana incerottata e remissiva. L’affermazione nel derby consente infatti ai granata di agganciare il Rimini, col quale adesso condividono l’ultima posizione ad una sola lunghezza dalla Giana Erminio e da quel Renate che domenica sarà di scena al Mancini per un nuovo scontro diretto di fondamentale importanza in chiave salvezza. Rispetto al sofferto 0-0 di Rimini Brini è privo dello squalificato Celli, mentre Voltolini e Lazzari sono al terzo stop di fila e Da Silva al quinto. Così, dopo il fallito esperimento del Romeo Neri, Konate ritorna al centro della retroguardia lasciando la cabina di regia a Ndiaye. L’altra novità di serata è il debutto da titolare dell’ex di turno Clemente, preferito sulla corsia di destra a Vitturini. Destro è invece alla prese con una infermeria più intasata che mai, che nell’anticipo di sabato a Bergamo si è vista aggiungere Urbinati e Comotto ai lungodegenti Ginestra, Cremona, Iotti, D’Angelo e Maurizi. Diversamente dall’1-1 con l’Albinoleffe il tecnico fermano propone pertanto nel terzetto arretrato Sarzi Puttini, il cui arretramento è corredato dall’allargamento di Misin e dall’inserimento di Marozzi nel ruolo di mezzala. Davanti c’è poi spazio per l’olandese Van der Heijden, col bomber Lupoli a rifiatare in panchina. L’Alma mostra un pizzico in più di coraggio del solito nella fase iniziale, ma Liviero su punizione e Ferrante e Tascone da fuori sparano a salve. La Fermana ha un atteggiamento più attendista, affidandosi a sporadiche ripartenze. Brini prova a spronare i suoi, invitandoli ad alzare il ritmo palla al piede ed aggressività in fase di non possesso. Per rompere il ghiaccio serve però una situazione da fermo, quando appena superata la mezzora Konate insacca di testa a fil di montante svettando nel mucchio sullo spiovente di Liviero. Si interrompe qui un digiuno di sei partite, ancora grazie ad un calcio piazzato. Il vantaggio infonde fiducia ai fanesi, tant’è che al 38’ Scardina impegna severamente Marcantognini osando un gran tiro al volo. Ci si aggiorna al 10’ della ripresa e c’è materiale da moviola, per il tocco di braccio di Scrosta sull’angolo del solito Liviero. Altro brivido in area ospite al 15’, con Ferrante che in uscita da un doppio dribbling calcia troppo centralmente. Nessun dubbio al contrario per l’arbitro alla mezzora, sul sinistro di Tascone intercettato irregolarmente da Sarzi Puttini: dal dischetto Ferrante (in astinenza da 11 gare) fa 2-0 blindando i tre pesantissimi punti.

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