CLEAN SEA LIFE – IL PROGETTO EUROPEO A FANO

Il giorno giovedì 5 Dicembre presso le foce dell’Arzilla di Fano si è tenuta l’iniziativa di pulizia organizzata da Legambiente Fano – Circolo Idefix in collaborazione con Puliamo Fano e Istituto Olivetti Polo 3, nell’ambito di Clean Sea Life, il progetto europeo di cui Legambiente è partner, che ha come obiettivo quello accrescere l’attenzione del pubblico sui rifiuti marini e di promuoverne l’impegno attivo e costante.

Una sfida complessa e globale, quella della plastica in mare, che negli ultimi anni è stata affrontata a diversi livelli, grazie al coinvolgimento di cittadini, operatori del mare e istituzioni, uniti nel fronteggiare una delle più gravi emergenze ambientali degli ultimi anni.

Ogni anno, infatti, finiscono nei mari e negli oceani di tutto il mondo oltre 8 milioni di tonnellate di rifiuti, la maggior parte dei quali in plastica. E il loro impatto non riguarda solo le specie marine, come tartarughe, cetacei e uccelli che possono ingerire o rimanere intrappolati nei rifiuti abbandonati, con conseguenze spesso letali, ma la nostra stessa salute: i frammenti di plastica, infatti, possono diventare veicolo di sostanze tossiche che potrebb

ero entrare nella catena alimentare, finendo così sulla nostra tavola.

Il progetto Clean Sea Life in circa tre anni ha già coinvolto oltre 16.000 persone, 2.000 studenti, 220 circoli nautici, di subacquea e pesca e 120 operatori turistici e balneari. Più di 4.000 persone hanno preso parte alle attività di pulizia di spiagge e fondali e sono state raccolte oltre 34 tonnellate di spazzatura marina.

Ed è proprio per contribuire a salvaguardare il nostro prezioso ecosistema marino che il Circolo di Fano ha aderito al progetto individuando l’area in cui operare (è un’area particolarmente interessata dai rifiuti in quanto è presente la Foce dell’Arzilla, torrente che durante la stagione delle piogge porta sulla spiaggia tutti i rifiuti presenti a monte) e coinvolgendo i volontari locali e gli studenti in un’attività di monitoraggio scientifico dei rifiuti, effettuata tramite un protocollo riconosciuto a livello europeo che ci permetterà di acquisire dati per studiare il fenomeno dello spiaggiamento dei rifiuti, soprattutto rispetto a quantità e possibili fonti.

Grazie a questa caratterizzazione sarà quindi possibile mettere in campo azioni mirate a limitare la dispersione dei rifiuti nell’ambiente marino e costiero, con i rischi che la loro presenza comporta.

Durante la giornata gli studenti del Polo 3 si sono rimboccati le maniche per prendersi cura del nostro mare in prima persona e impegnarsi a farlo anche nei prossimi anni.. “Tutti insieme per un mare pulito”!

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