“controllo a campione” documento di presentazione dell’installazione

Descrizione del contesto di origine del progetto: perché? di cosa parliamo? con chi?

L’idea alla base di “Controllo a Campione” emerge dall’analisi introspettiva compiuta dai membri del collettivo circa la relazione che connette il proprio sé, l’altro e le infrastrutture tecnologico-istituzionali quotidianamente abitate. La nostra ricerca artistica e intellettuale vuole quindi dare forma e voce alle distorte fantasie stimolate in ognuno di noi da tale struttura: laddove il mondo è frutto d’instabilità e manie di controllo, l’ambizione e il desiderio si mescolano alla paranoia, l’indagine critica si fonde all’esplorazione di nuove morali e la nostra umanità disorientata cerca conforto nella condivisione di una stessa urgenza.

L’installazione documenta le fattezze di un io stirato sulla complessa rete dell’oggi; parliamo, dunque, a nome di una generazione catapultata in una realtà enigmatica e vertiginosa, dove distrazione di massa e stimolazione morfinica convivono con una liquida sorveglianza; la tensione verso il futuro della razza umana si salda ai miti della sapienza scientifica e della performance; dove gli opposti di ogni era si sono venuti a confondere, quasi dovessero implodere in un solo punto: apocalisse e utopia, scienza e religione, natura e cultura, oriente e occidente, giovane e vecchio, grande e piccolo, uomo e donna.

Il gruppo è composto da soggetti appartenenti ad una fascia di età compresa tra i 17 e i 30 anni; si è formato negli ultimi due anni incrociando scrittura e performance teatrale all’interno di un fecondo spazio di confronto, dove abbiamo potuto esprimerci individualmente e collettivamente e sviluppare una solida personalità, nonché arricchirci interiormente e migliorare le nostre capacità organizzative e relazionali. Proveniamo tutti da background scolastici, accademici e lavorativi differenti, tuttavia, l’elemento che accomuna le nostre divergenti esperienze è il forte interesse per la parola ed il suo potere. Insieme, abbiamo già partecipato ad un progetto di scrittura compreso nell’iniziativa “Display+” del Consultorio La Famiglia di Fano, sostenuto dalle risorse disposte dall’ente e guidato da Paola Turroni. Dai differenti testi ideati durante questa esperienza è scaturita, dapprima, la pubblicazione informale di “La condizione irriverente” – un’antologia tenuta assieme da un sottile file rouge tematico – e, nel giugno 2021, l’organizzazione di un vero e proprio reading performativo tenutosi alla Rocca Malatestiana di Fano. Alcuni di noi, in seguito, incoraggiati dal successo della prima iniziativa, hanno partecipato individualmente ad altri eventi e progetti locali, cercando sempre di valorizzare la potenza di prosa e poesia nell’espressione di sé e nella lettura del mondo che abitiamo. Per esempio, si annoverano: la partecipazione al concorso di poesia indetto dal Sayfest Fano nel 2021; la stesura di testi affini ai film della rassegna organizzata dal festival Cinefortunae; l’esposizioni di inediti all’Uccellin Bel Verde e all’Officina Amaranta.

Nello specifico il collettivo è composto da: Angelica Paci, Federico Pagano, Giovanni M. Occhipinti, Camilla Copparoni, Giulia Sortino, Marco Bellucci, Selvie Toska ed Elena Carloni; il nostro punto di riferimento è Paola Turroni, scrittrice e performer formatasi presso la Comuna Baires di Milano e al DAMS di Bologna ed inoltre social worker con esperienza ventennale nei diversi contesti del sistema di welfare italiano

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