DA FANO A DUBAI… AMICI SENZA FRONTIERE…

Secondo i dati a disposizione dell’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, sono oltre 3 mila i fanesi che vivono fuori dai confini nazionali. Per i più il legame con la terra natia è però rimasto forte, quasi indissolubile, al punto da spingerli a tornare appena gli è possibile anche se solo per qualche giorno. Coi loro appassionati racconti su Fano sono per altro i primi perfetti testimonial della nostra città, ma allo stesso tempo svolgono pure il prezioso ruolo di guide o comunque di riferimento per quanti si recano là dove essi hanno scelto di trasferirsi. Sono, insomma, Amici Senza Frontiere a tutti gli effetti. Di qui l’idea della nostra Associazione (e grazie al sostegno di Naver Montaggi di Carmelo Cogliandro) di dedicargli questo spazio, per sentirci ancor più vicini nonostante le distanze e magari scoprire altri interessanti punti di vista. In questa cinquantanovesima puntata abbiamo il piacere di ospitare Maria Vittoria Turbitosi, che dal 2018 vive a Dubai negli Emirati Arabi Uniti.

Ciao Maria Vittoria, come mai ti sei trasferita all’estero e qual è la tua attività?

<Essendo mia mamma una agente di viaggi, sono sempre stata abituata a viaggiare e a scoprire il mondo. Siamo state negli EAU due volte e me ne sono innamorata. Lavorando in hospitality avrei sempre voluto fare un’esperienza di crescita all’estero, così a dicembre 2018 mi sono trasferita a Dubai considerata la sua straordinaria offerta turistica. Attualmente lavoro come manager al Front Office del Jumeirah Al Naseem, che è uno degli hotel 5 stelle più conosciuti a Dubai e fa parte dello stesso gruppo del famoso Burj Al Arab>.

Dove stai di preciso e quali sono le sue particolarità?

<Vivo nella zona di Downtown, per intenderci quella dove sorge anche il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo. Dubai è una città dove caratterizzata dalla grande modernità, ed è la capitale dei sette Emirati oltre ad essere la più popolata. Si affaccia sul Golfo Persico, un valore aggiunto per una come me cresciuta al mare>.

Cosa ti manca di Fano?

<Di Fano mi mancano sicuramente la mia famiglia ed i miei amici, coi quali vivendo all’estero non mi sento spesso ma ai quali sono molto affezionata. Mi manca anche il cibo, dal pesce fresco alla verdura appena raccolta della nonna. Gli aperitivi all’aperto e le passeggiate in centro. E, sembrerà strano, ma ogni tanto mi mancano pure il fresco e la pioggia: qui piove solo un paio di giorni all’anno!>.

Hai avuto problemi di ambientamento e se sì quali?

<All’inizio non è stato semplice, perché sono arrivata qua sola e conoscevo poco e niente. L’89% della popolazione di Dubai è costituita dai cosiddetti “expat”, quindi ho dovuto confrontarmi con una realtà che mescola numerose culture ed usanze diverse. Mi ci è voluto qualche mese per ambientarmi sotto questo punto di vista, ed ora posso affermare che lavorare con persone provenienti da tutto il mondo è una delle cose che mi piace di più. È stato affascinante col tempo anche avvicinarmi alla cultura emiratina e gradualmente cominciare a comprenderla, partendo dal presupposto che i locali comunque sono persone davvero ospitali. Un altro aspetto al quale mi sono dovuta abituare è stato il clima; ricordo ancora la prima estate per niente semplice con 50 gradi ed un elevato tasso di umidità, anche se all’aperto non è che ci si stia molto. Detto ciò, adesso mi sento a casa>.

C’è qualcosa che porteresti da Dubai?

<Da Dubai porterei l’opportunità di poter fare quasi tutto online: dalla spesa a qualsiasi altra operazione. Ad esempio tramite App si può eseguire ogni tipo di movimento bancario e persino rifornimento auto a casa, perché il benzinaio effettua anche servizio a domicilio! E poi porterei la sicurezza, visto che se smarrisci telefono o portafoglio è facile che ti venga restituito e al ristorante o in altri luoghi pubblici puoi lasciare la borsa sopra il tavolo allontanandoti senza troppe preoccupazioni>.

Quali posti di Fano pensi possano affascinare un emiratino?

<Gli piacerebbero sicuramente le vie del centro storico, con la piazza XX Settembre e l’Arco d’Augusto. Senza tralasciare l’entroterra, con le colline, le vigne ed i suoi colori>.

Quali sono invece i tuoi luoghi preferiti là?

<Adoro la zona di Jumeirah, col suo lungomare e la godibile vivacità che la contraddistingue grazie alla presenza di tanti locali e negozi. Mi piace molto anche Downtown, scrigno di edifici e scorci che ti lasciano a bocca aperta. Uno di questi è appunto il Burj Khalifa, che dopo quattro anni ancora fotografo come se fosse la prima volta!>

Che piatti tipici locali faresti provare ad un fanese?

<Farei provare il Ghuzi, un piatto tipico con riso, agnello, verdure e spezie. C’è poi la Shawarma, un tradizionale street food simile ad un sandwich con, a scelta, carne di pollo, manzo, agnello o capra. E per dessert farei prendere un Kunafa, un dolce preparato con la pasta fillo, ripieno di formaggio e insaporito con uno sciroppo di zucchero e granella di pistacchi, volendo accompagnato dal gelato>.

 

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