Da Fano a Londra… Amici Senza Frontiere…

Secondo i dati a disposizione dell’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, sono oltre 3 mila i fanesi che vivono fuori dai confini nazionali. Per i più il legame con la terra natia è però rimasto forte, quasi indissolubile, al punto da spingerli a tornare appena gli è possibile anche se solo per qualche giorno. Coi loro appassionati racconti su Fano sono per altro i primi perfetti testimonial della nostra città, ma allo stesso tempo svolgono pure il prezioso ruolo di guide o comunque di riferimento per quanti si recano là dove essi hanno scelto di trasferirsi. Raggiunti in vacanza, o per motivi di lavoro. Da parenti, amici di vecchia data, o sconosciuti concittadini. Sono, insomma, Amici Senza Frontiere a tutti gli effetti. Di qui l’idea della nostra Associazione di dedicargli questo spazio, per sentirci ancor più vicini nonostante le distanze e magari scoprire altri interessanti punti di vista. Inauguriamo questo angolo con Alfredo Perugini, un cinquantenne fanese che ha trovato la sua seconda casa a Londra.

Ciao Alfredo, da quanto vivi là?

«Vivo a Londra da tredici anni, quindi direi che comincia ad essere diverso tempo».

Qual è la tua professione?

«Sono un cosiddetto self-employed, cioé autonomo, con quattro diverse situazioni lavorative. Sono un piccolo importatore di formaggi in UK. Un merchandiser per un’azienda di semi di Bergamo che ha una filiale qui a Londra e che mi porta a girare tutto il Paese da dicembre a maggio per visitare clienti e prendere ordini. Poi vendo e consegno anche prodotti alimentari per conto di una ditta inglese. E infine collaboro con un DJ nell’organizzazione di feste, montaggio luci, ed altro».

Cosa ti manca di Fano?

«Sicuramente la famiglia, gli amici, l’arrostita di pesce e… l’Alma!».

Quante volte all’anno ritorni?

«Fino a tre anni fa scendevo 4 o 5 volte, poi proprio con la “scusa” dell’Alma in serie C ho intensificato i rientri. Arrivando anche a 12-15, dato che da Londra quando posso parto per seguire la squadra soprattutto in trasferta nel nord Italia».

Come ti trovi da quelle parti?

«Abbastanza bene tutto sommato, con alti e bassi come penso sia più o meno per ognuno di noi».

Di Londra c’è qualcosa che porteresti a Fano?

«Sì dai. Penso la flessibilità sul lavoro, l’apertura mentale della gente e, perché no, il QPR. Vado spesso infatti allo stadio a tifare Queens Park Rangers, nel London Borough di Hammersmith e Fulham. La passione per il calcio mi ha fatto conoscere tanta gente e creare delle belle amicizie».

Ad un londinese quali luoghi consiglieresti di visitare nella nostra città?

«I vicoletti del centro, dove se alzi la testa scopri dettagli di vecchie case o di antichi palazzi davvero unici. E la zona del porto, che in alcuni angoli, soprattutto quelli ancora abitati dagli storici marinai fanesi, ha un fascino speciale».

Quali sono invece i tuoi luoghi preferiti a Londra?

«Mi piace passeggiare lungo il Tamigi, su entrambe le sponde. Richmond Park, parte del quartiere Soho, Maida Vale, Camden Town».

Ti capita di incontrarti con altri fanesi che risiedono lì?

«Ogni tanto mi vedo con Michele Bartolucci, ma quando è qui per lavoro anche con Sergio Giorgiani. Ed è sempre bello ritrovarsi».

Amici Senza Frontiere Fano

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