DA FANO ALLA DANIMARCA… AMICI SENZA FRONTIERE…

Secondo i dati a disposizione dell’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, sono oltre 3 mila i fanesi che vivono fuori dai confini nazionali. Per i più il legame con la terra natia è però rimasto forte, quasi indissolubile, al punto da spingerli a tornare appena gli è possibile anche se solo per qualche giorno. Coi loro appassionati racconti su Fano sono per altro i primi perfetti testimonial della nostra città, ma allo stesso tempo svolgono pure il prezioso ruolo di guide o comunque di riferimento per quanti si recano là dove essi hanno scelto di trasferirsi. Sono, insomma, Amici Senza Frontiere a tutti gli effetti. Di qui l’idea della nostra Associazione (e grazie al sostegno di Naver Montaggi di Carmelo Cogliandro) di dedicargli questo spazio, per sentirci ancor più vicini nonostante le distanze e magari scoprire altri interessanti punti di vista. In questa trentottesima puntata abbiamo il piacere di ospitare Luca Della Rocca, che per lavoro ha vissuto in diverse parti del Mondo e da inizio 2021 si trova a Næstved in Danimarca.

Ciao Luca, cosa ti ha spinto all’estero?
<Nel 2011, durante il percorso universitario, avevo avuto l’opportunità di fare un breve stage all’estero con quella che sarebbe poi diventata l’azienda per cui attualmente lavoro. Questa esperienza mi convinse che sarebbe stato entusiasmante poter imparare un lavoro crescendo professionalmente, abbinandolo al desiderio di conoscere nuovi posti e nuove persone. Aggiungiamo anche il fatto che quello era il periodo della crisi del debito sovrano per molti Paesi europei, e specialmente in Italia e nelle nostre zone non era molto facile trovare lavoro per un neolaureato>.
Quali sono state le tue tappe?
<Sono partito nel luglio 2012 e inizialmente ho passato alcuni mesi in Armenia e Russia, dopodiché sono stato trasferito in Africa dove ho risieduto e lavorato per 7 anni e mezzo prima in Repubblica del Congo e poi in Mozambico. Dopo aver passato i primi mesi dallo scoppio della pandemia a Fano, con il 2021 sono andato in Danimarca. Più precisamente nel comune di Næstved, nella regione della Zelanda, una novantina di chilometri a sud della capitale Copenaghen>.
Cosa ti manca di Fano?
<A mancarmi di Fano sono le passeggiate in bici o a piedi tra mare e centro, il cibo, la bellezza della nostra primavera/estate e le nostre bellissime colline. Poi a Fano ho la famiglia e i cari amici di vecchia data, con alcuni dei quali ero riuscito anche a riprendere a giocare a calcio per un paio di mesi ad agosto 2020 in una delle squadre dilettantistiche di quartiere>.
Dei posti in cui sei stato dove hai faticato di più ad ambientarti e perché?
<In Danimarca è stato un problema di ambientamento climatico, arrivando in pieno inverno con freddo, vento, neve e giornate molto brevi e buie.
In Africa devi invece calarti nella situazione per cui affronti problemi e difficoltà quotidiane nuove ed imprevedibili, a cui non sei abituato ma per le quali alla fine esiste sempre una soluzione>.
In quali invece ti sei inserito meglio?
<Il Congo è il Paese in cui ho trascorso il periodo più lungo ed inevitabilmente è quello in cui sono stato meglio, sia per il percorso professionale svolto che per le possibilità che ho avuto di visitarlo raggiungendo anche luoghi remoti e paesaggi meravigliosi; inoltre ho avuto l’opportunità di interagire e lavorare con persone di ogni ruolo ed estrazione nella società locale>.
C’è qualcosa che porteresti qui dalla Danimarca?
<Dalla Danimarca porterei a Fano la loro capacità di valorizzare al massimo qualsiasi luogo che possa essere fonte di attrazione per i cittadini ed i turisti: città, musei, siti e insediamenti storici, ambiente naturale. Ci sono siti nominati patrimonio dell’Unesco che in Italia passerebbero ampiamente in secondo piano. Infine invidio ai danesi il tanto tempo libero che si ritagliano e che usano per dedicarsi ad hobby e sport>.
Ad un danese quali luoghi consiglieresti di visitare nella nostra città?
<Una passeggiata per il centro storico fanese, partendo dalla zona del Pincio e Arco d’Augusto lungo le mura per poi risalire il Corso fino alla Piazza; una visita al Teatro della Fortuna e alla chiesa di San Pietro in Valle; il mare e far loro provare le nostre specialità culinarie, sia a base di pesce sia i nostri prodotti tipici del territorio, magari in uno dei nostri bei agriturismi in collina>.
Ed i tuoi preferiti là?
<Conosco ancora poco della Danimarca. Comunque, al di là di Copenaghen, che è una bellissima città che ogni tanto riesco a visitare, il luogo in cui vivo, Næstved, permette di fare delle passeggiate rilassanti dal centro fino al lungo canale che fiancheggia il porto e conduce al mare, che nelle lunghe e tiepide serate estive è molto piacevole>.

 

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