Dalla liuteria all’arte calligrafica: le antiche tradizioni di Gradara rivivono in Toscana

Il Comune marchigiano prende parte alla 48ª Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina di Anghiari (Arezzo)

Al centro i progetti dedicati alla valorizzazioni dei mestieri medioevali e rinascimentali

Marche e Toscana, terre di antichi mestieri e saperi, tramandati per secoli e secoli nelle botteghe e nei laboratori dei piccoli borghi. Dalla liuteria all’oreficeria, passando per la produzione di codici miniati e l‘arte calligrafica: un patrimonio di conoscenze artigiane e artistiche che si credeva perduto, ma che rivive oggi, a beneficio delle nuove generazioni.

Questo l’obiettivo del percorso di riscoperta di antichi mestieri e saperi che vede il Comune di Gradara, vincitore del bando “Attrattività per i piccoli borghi storici”, protagonista di una partnership con il Comune di Anghiari (in provincia di Arezzo), il liceo artistico Giovagnoli di Sansepolcro e il conservatorio di musica di Vicenza, in collaborazione con le Università ‘Carlo Bo’ di Urbino, Ca’ Foscari’ di Venezia e con le Università di Innsbruck ed Edimburgo. Un progetto che mira alla creazione di una vera e propria “banca del tempo” per la preservazione dell’artigianato, mettendo in rete e in sinergia università, professionisti del settore, docenti e studenti, offrendo a questi ultimi la possibilità di approfondire pratiche di artigianato artistico di epoca medioevale e rinascimentale.

Una vetrina d’eccezione sull’iniziativa gradarese si è aperta in questi giorni (domenica 23 aprile e lunedì 24 aprile) proprio ad Anghiari, in occasione della 48ª Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina Toscana. In entrambe le giornate i visitatori potranno prendere parte all’appuntamento denominato “gioco storico e didattica ludica della storia”, a cura dei servizi educativi di Gradara Innova s.r.l. con Ceramica Pompucci. Gradara sarà di nuovo in scena il 25, 29 e 30 aprile con la visita ai laboratori di liuteria e tessitoria storica del liceo artistico Giovagnoli. Il 30 aprile e il 1° maggio spazio invece all’arte calligrafica e alla scrittura amanuense, con lo scriptorium amanuense di Stefano Gelao. Il 30 aprile infine una  delle Associazioni Storiche Corte Malatestiana e Corpo di Guardia di Gradara prenderà parte alle celebrazioni che animeranno il borgo di Anghiari.

Siamo contenti di aver scommesso con convinzione su questo bando, che ci ha dato la possibilità di compiere investimenti per il recupero di una vocazione artigiana ed artistica che è da sempre insita nel Dna del nostro territorio” commenta il sindaco di Gradara, Filippo Gasperi. “Tutto ciò lavorando in stretta collaborazione con una realtà affine alla nostra sotto molti punti di vista, quella di Anghiari, appunto. La Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina sarà l’occasione per mostrare al pubblico i frutti di questa partnership che coinvolge a vari livelli anche il mondo dell’istruzione, grazie al coinvolgimento delle università e del liceo artistico Giovagnoli”.

Il progetto “Tempus memorandi” ha preso ufficialmente il largo lo scorso autunno con la nascita, proprio a Gradara, di un ciclo di studi didattico e formativo unico nel panorama europeo che include corsi e masterclass di liuteria, residenze artistiche e programmazione di concerti di musica rinascimentale e barocca. Le produzioni di liuteria, di arte tessile e di oreficeria diverranno parte dell’allestimento museale didattico che sarà ospitato nella Rocchetta, torre poligonale del XV secolo, nei pressi della Rocca Demaniale di Gradara. Il percorso è stato inaugurato lo scorso ottobre con un evento alla presenza di Philippe Pierlot, uno dei massimi esponenti mondiali del repertorio musicale antico eseguito su strumenti originali. L’intento è rendere in futuro Gradara un polo mondiale per lo studio e la produzione del repertorio rinascimentale europeo, attivando una rete internazionale di soggetti di primissimo piano.

A tutto ciò si affianca la creazione di uno scriptorium permanente per la conservazione e divulgazione del patrimonio di conoscenze legate alla produzione dell’arte libraria: dai codici miniati, alla preparazione delle pergamene e dei pigmenti alle tecniche di scrittura. Il tutto con la supervisione e il coordinamento di Stefano Gelao, esperto di calligrafia, scrittura e decorazione, ideatore di “Scritto a Mano – scriptorium amanuense”. Altre attività prevedono la realizzazione e musealizzazione delle parti di un ipotetico armamento appartenuto a Sigismondo Pandolfo Malatesta; riallestimento, all’interno della Rocca di Gradara, della storica “Armeria Zanvettori”; ricostruzione filologica di una taverna medioevale; e tanto altro ancora.

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