ENRICO RAVA CHIUDE LA SECONDA EDIZIONE DI TERRE SONORE

La seconda edizione di Terre Sonore, rassegna organizzata da Fano Jazz Network con il patrocinio della Provincia di Pesaro e Urbino e la collaborazione di numerose istituzioni e associazioni territoriali, si conclude sabato 27 agosto al Teatro Comunale di Cagli con un concerto straordinario di cui sarà ospite Enrico Rava.

Enrico Rava si presenta con il suo collaudatissimo ma sempre sorprendente quartetto con Francesco Diodati alla chitarra, Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria. Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagli, Istituzione Teatro Comunale di Cagli – Comunità Montana del Catria e Nerone – I Suoni delle Alte Marche. Biglietti: Posto Unico Intero €20 – Ridotto €18. Vendita on line su www.vivaticket.com.

A oltre 80 anni, Enrico Rava continua ad essere il più carismatico dei jazzisti italiani e a mietere riconoscimenti e successi a livello internazionale, nonché a manifestare il desiderio di coinvolgere nella propria arte nuove generazioni di jazzisti. Lo dimostra proprio il quartetto che ormai guida da diversi anni, una formazione ben amalgamata attorno all’autorevole leader che schiera il chitarrista romano Francesco Diodati, il contrabbassista toscano Gabriele Evangelista e il batterista, anch’egli romano, Enrico Morello. “Insieme funzionano molto bene e alla base di tutto non c’è solo una profonda fiducia, ma anche la capacità di ascoltarsi reciprocamente”, dice di loro lo stesso trombettista e flicornista, un musicista davvero senza tempo.

Nato il 20 agosto 1939, a Trieste, ma torinese a tutti gli effetti essendo di famiglia piemontese da generazioni, Enrico Rava ha cominciato a suonare da autodidatta in gruppi dixieland.

Trasferitosi a Roma nei primi anni Sessanta, ha avuto modo di collaborare con importanti musicisti, in particolare con Gato Barbieri e con Steve Lacy. Con il primo ha registrato nel 1962 la colonna sonora del film di Giuliano Montaldo Una bella grinta; con Steve Lacy ha suonato in un quartetto e si è trasferito in Argentina per qualche tempo, dove ha registrato nel 1966 The Forest and the Zoo, considerato uno dei dischi essenziali del free jazz.

Da lì, nel 1967 si è trasferito a New York, dove ha vissuto e lavorato per una decina d’anni collaborando fra gli altri con la Jazz Composer Orchestra e partecipando all’incisione dell’epocale disco Escalator over the Hill di Carla Bley. Ha successivamente ha suonato con importanti musicisti come Lee Konitz, Pat Metheny, Michel Petrucciani, John Abercrombie, Joe Henderson, Paul Motian, Richard Galliano, Miroslav Vitous, Joe Lovano, Roswell Rudd e moltissimi altri.

Nel 1972 incide il suo primo album da leader, Il giro del giorno in 80 mondi, cui sono seguiti innumerevoli altri dischi registrati con etichette discografiche di prestigio internazionale, prima fra tutte la tedesca ECM, che in autunno darà alle stampe l’album registrato da poco in duo con il pianista statunitense Fred Hersch.

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