“Esperienze di Vitae”, oltre 30 vini marchigiani premiati a Cesena: a loro le Quattro Viti nella guida Vitae

Un successo la seconda edizione di “Esperienze di Vitae”, il grande evento del vino che sabato 25 marzo ha raccolto presso la Fiera di Cesena i vini top di 4 territori: Marche, Emilia, Romagna e Umbria. Al mattino la premiazione dei 116 produttori complessivi che hanno ottenuto le Quattro Viti nella Guida Vitae 2023 dell’Associazione Italiana Sommelier, vale a dire il massimo riconoscimento. Nel pomeriggio degustazioni aperte al pubblico in abbinamento a prodotti tipici di qualità. Un sodalizio tra regioni del centro Italia più che positivo per una manifestazione che si vuole riproporre ogni anno in location sempre diverse.

Trentatre i vini delle Marche che hanno portato a casa l’eccellenza conquistando oltre 91 punti. Tra questi ben cinque hanno ottenuto anche la Gemma 2023, un ulteriore riconoscimento per le loro performance migliori e i giudizi più lusinghieri. A fregiarsene Bianko 2020 di Macondo, Castelli di Jesi Verdicchio Classico Vigna Il Cantico della Figura Riserva 2019 di Andrea Felici, il Conero Campo San Giorgio Riserva 2018 di Umani Ronchi, Isra 2019 di Maria Letizia Allevi e il Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2019 di Velenosi. Vino, quest’ultimo, che si è aggiudicato un ulteriore premio, il Tastevin, per l’aver contribuito a imprimere una svolta produttiva al territorio di origine rappresentandone un modello di riferimento di valore.

La premiazione a Cesena ha rappresentato il corollario di un lavoro senza sosta nell’arco dell’anno. Referente della guida Vitae per le Marche è Bruno Paialunga. Un lavoro, come ha spiegato il sommelier, che coinvolge ogni anno oltre 50 degustatori di cui 15 che redigono la descrizione del vino. Diversi panel, diversi giudizi, poi la media, «un po’ come fare il giudice in una gara di ginnastica artistica o di nuoto sincronizzato» ha affermato Paialunga.

Ospite d’onore della kermesse il presidente nazionale AIS Sandro Camilli, il suo ringraziamento lo ha rivolto ai produttori «Grazie a loro – ha detto – possiamo svolgere il meraviglioso lavoro di raccontare i nostri territori attraverso il vino. Ho un sogno – ha continuato – che il mondo produttivo in Italia faccia più sistema, a maggior ragione in questo periodo. Il vino è un grande protagonista della tavola nonché simbolo di promozione del territorio e non può subire la campagna mediatica denigratoria che sta subendo. Quando nelle nostre aule formiamo figure professionali qualificate – ha sottolineato – lo facciamo per diffondere la cultura del vino, non per promuovere il consumo dell’alcol».

I vini eccellenti nelle Marche si distribuiscono in maniera equa tra rossi e bianchi e l’andamento qualitativo è in continuo incremento. «Sempre più le Marche si stanno riscoprendo di diversi colori – ha detto il presidente AIS Marche Stefano Isidori. Non è più solo il verde del Verdicchio; la qualità, infatti, oggi è data anche da vini fino a qualche anno fa nascosti, come il Ribona nel maceratese, il Falerio nel fermano, l’Offida nel piceno o il Bianchello in provincia di Pesaro-Urbino. Senza dimenticare i rossi, i sempre presenti vitigni Montepulciano, Sangiovese e Lacrima, affiancati ormai sul podio dal Grenache. Per non parlare degli internazionali, che sono una presenza radicata nel nostro territorio. La sfida ora – ha concluso Isidori – è riuscire a portare nell’Olimpo dei grandi anche le denominazioni più piccole».

Ecco i vini premiati:

– Clara Marcelli, Bataté 2019

– Macondo, Bianko 2020

– Le Senate, Cacinello 2018

– Vignamato, Castelli di Jesi Verdicchio Classico Ambrosia Riserva 2019

– Casalfarneto, Castelli di Jesi Verdicchio Classico Crisio Riserva 2019

– Tenuta di Tavignano, Castelli di Jesi Verdicchio Classico Misco Riserva 2019

– Mancini, Castelli di Jesi Verdicchio Classico Riserva 2018

– Montecappone – Mirizzi, Castelli di Jesi Verdicchio Classico Utopia Riserva 2019

– Andrea Felici, Castelli di Jesi Verdicchio Classico Vigna Il Cantico della Figura Riserva 2019

– Bucci, Castelli di Jesi Verdicchio Classico Villa Bucci Riserva 2019

– Boccadigabbia, Colli Maceratesi Ribona 2021

– Umani Ronchi, Conero Campo San Giorgio Riserva 2018

– Piantate Lunghe, Conero Rossini Riserva 2016

– Moncaro, Conero Vigneti del Parco Riservo 2017

– Castrum Morisci, Falerio Pecorino 003 2021

– Guerrieri, Guerriero della terra 2019

– Maria Letizia Allevi, Isra 2019

– Vicari, Lacrima di Morro d’Alba Passito Amaranto del Pozzo Buono 2020

– Stefano Mancinelli, Lacrima di Morro d’Alba Superiore 2020

– Il Conte Villa Prandone, Lu Kont 2019

– La Montata, Moscato Sauvignon Passito Estasi 2017

– Emanuele Dianetti, Offida Pecorino Luciano Campo Vallerosa 2019

– Fattoria Dezi, Regina del Bosco 2019

– Velenosi, Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2019

– Valter Mattoni, Rossomató 2018

– Terre di Serrapetrona, Serrapetrona Robbione 2015

– Vigneti Vallorani, Sorlivio 2018

– Lumavite, Tusiano 2015

– Sartarelli, Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Balciana 2020

– Tenute Pieralisi Monte Schiavo, Verdicchio dei Castelli di Jesi Spumante Dosaggio Zero 1622 MDCXXII 2016

– Cantine Mecella, Verdicchio di Matelica Godenzia Riserva 2020

– Fattoria La Monacesca, Verdicchio di Matelica Mirum Riserva 2020

– Belisario Verdicchio di Matelica Noi 150 Riserva 2018

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