Fano non è una città di evasori Controlli dovuti per rispetto di chi paga

“Non si tratta di avvisi emessi a getto, ma si è lavorato con serietà e professionalità”. Così l’Amministrazione comunale risponde alle critiche ricevute sull’attività di accertamento Tari.

“Chi ha ricevuto gli avvisi – riprendono dall’Amministrazione – è perché aveva dichiarato meno metratura di quella che avrebbe dovuto, tra l’altro con conseguente risparmio fino all’annualità 2014 considerato che si può recuperare fino 5 anni indietro. Non si tratta di ricalcoli unilaterali ma di precise disposizioni di legge a cui la pubblica amministrazione si deve attenere e quindi non possono essere concertati.”

Anche l’entità dei controlli va puntualizzata. “Fano non è una città di evasori e questo lo vogliamo sottolineare. Parliamo di circa 1.000 avvisi, per omessa e infedele denuncia, su circa 32.700 posizioni, quindi i contribuenti che hanno ricevuto gli accertamenti sono il 3% del totale. Il concetto di fondo è molto semplice: rispetto delle regole e rispetto di chi paga. Se tutti pagano, tuti paghiamo meno ed il nostro ruolo ci impone di verificare ed intervenire quando questi principi vengono a meno”.

Infine una risposta a distanza alle associazioni di categoria: “L’operazione di recupero sia per omesso pagamento che per omessa o infedele denuncia era stata illustrata alle associazioni di categoria  nell’incontro tenutosi a novembre 2019 relativo al bilancio di previsione 2020. L’obiettivo del Comune non è quello di fare cassa ma cercare di fare del proprio meglio per far rispettare le leggi onde evitare di creare danni erariali all’Ente. Capiamo comunque la difficoltà di chi riceve una cartella da pagare e per questo motivo sono previste rateizzazioni per rendere più agevole il pagamento”.

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