Fano tra i principali Fablab d’Europa per la lotta alla dispersione scolastica

E’ in corso a Monaco di Baviera presso il Gymnasium di Neubiberg (https://www.gymnasium-neubiberg.de) e presso la sede del FabLab Munchen e. V. (https://www.fablab-muenchen.de) il terzo meeting internazionale del progetto Make in Class (co fi
nanziato dal Programma ERASMUS +). Il Comune di Fano, uno dei partner di progetto insieme al Polo 3 di Fano, ha partecipato ai due giorni di workshop incentrati sul tema dei Fablab e del loro ruolo di supporto agli istituti scolastici per la lotta alla dispersione scolastica. Hanno partecipato all’incontro l’Assessore alle Politiche Giovanili Sara Cucchiarini, la Dirigente dei Servizi Sociali e Coordinatrice d’Ambito (ATS 6) Roberta Galdenzi ed il referente del progetto Davide Frulla dell’Ufficio Europa. L’evento internazionale è stato occasione per visitare in concreto i locali del Fablab con attività in corso ed attrezzature operative, grazie ad un Openday organizzato proprio in quei giorni anche per i Docenti del Polo 3 e degli altri provenienti da Spagna e Malta, gli altri due paesi partner di progetto.

La visita è stata utile per avere un confronto tra la realtà del Fablab di Fano, unica realtà del genere all’interno del progetto Make in Class sostenuta con risorse pubbliche e nello specifico di un ente locale, con il Fablab di Monaco struttura invece sostenuta in prevalenza attraverso investimenti e sponsorizzazioni private, nonché anche dai cittadini/fruitori del Fablab stesso attraverso abbonamenti che consento l’utilizzo dei locali e delle attrezzature ivi presenti. “Il Fablab della Città di Fano – sottolinea l’Assessore alle politiche Giovanili Sara Cucchiarini – anche in forza del suo format attuale di taglio più istituzionale, vuole essere una esperienza di riferimento per incentivare tutte le potenzialità insite in un Fablab, in particolare nell’essere anche promotore di un approccio didattico “maker based” ossia incentrato sulla creatività e manualità dell’alunno, soprattutto a beneficio dei discenti con difficoltà di apprendimento rispetto all’approccio didattico tradizionale”.

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