I FILM DEL WEEK END 19 E 20 OTTOBRE

JOKER

CINEMA POLITEAMA

SABATO 18,30 – 21,15 DOMENICA 16,30 – 18,40 – 21,00

Arthur Fleck vive con l’anziana madre in un palazzone fatiscente e sbarca il lunario facendo pubblicità per la strada travestito da clown, in attesa di avere il giusto materiale per realizzare il desiderio di fare il comico. La sua vita, però, è una tragedia: ignorato, calpestato, bullizzato, preso in giro da da chiunque, ha sviluppato un tic nervoso che lo fa ridere a sproposito incontrollabilmente, rendendolo inquietante e allontanando ulteriormente da lui ogni possibile relazione sociale. Ma un giorno Arthur non ce la fa più e reagisce violentemente, pistola alla mano. Mentre la polizia di Gotham City dà la caccia al clown killer, la popolazione lo elegge a eroe metropolitano, simbolo della rivolta degli oppressi contro l’arroganza dei ricchi. Si presenta con una carta, il Fleck di Todd Phillips, ma non è una carta da gioco: è il documento di una malattia mentale, che lo rende un emarginato, un rifiuto della società, come ci dice la prima sequenza del film, sovrapponendo al suo volto la cronaca di una città allo sbando, sommersa dalla spazzatura fisica e metaforica.

 

LE VERITA’

CINEMA POLITEAMA

SABATO 18,30 DOMENICA 16,30 – 18,40 – 21,00

Diva del cinema francese, Fabienne Daugeville pubblica un libro di memorie e per l’occasione riceve la visita della figlia Lumir, sceneggiatrice che vive a New York con il marito Hank e la piccola Charlotte. Nella villa parigina di Fabienne, le due donne si sforzano di entrare in contatto l’una con l’altra e di fare i conti con il passato, impresa resa tanto più ardua dalla presenza delle famiglie e del maggiordomo Luc, stufo di essere dato per scontato. Fabienne è anche impegnata sul set, recitando in un film che confonde ulteriormente i confini del ruolo materno e di quello filiale.

 

MALEFICENT SIGNORA DEL MALE

CINEMA POLITEAMA SABATO 18,30 – 21,15 DOMENICA 16,30 – 18,40 – 21,00

Aurora e Filippo annunciano il loro fidanzamento. Il matrimonio unirà non soltanto due terre, l’Ulstead e la Brughiera, ma anche i due regni degli umani e delle creature magiche. Se i genitori del principe sono apparentemente entusiasti all’idea, Malefica, che ha cresciuto Aurora come una figlia, è più diffidente; memore, per averlo sperimentato, del dolore atroce che l’amore può causare. La cena di fidanzamento è l’inizio dei guai: Malefica, già ferita dalla richiesta di Aurora di coprirsi le corna, e cioè di celare la propria natura, reagisce alle provocazioni della futura consuocera Ingrith, e la miccia prende fuoco.

 

31° FANO INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

CINEMA POLITEAMA SABATO 20,45

Premiazioni e proiezioni dei cortometraggi partecipanti al 31° Fano International Film Festival Ingresso Gratuito

 

GRAZIE A DIO

CINEMA MALATESTA SABATO 21,15 DOMENICA 16,00 – 18,30 – 21,00

Grazie a Dio, il film diretto da Francois Ozon, è tratto da una storia vera e vede come protagonisti Alexandre (Melvil Poupaud) e due suoi amici d’infanzia. Un giorno l’uomo scopre che padre Preynat (Bernard Verley), il prete che lo ha molestato durante l’infanzia, è tornato a dir messa nella regione di Lione. Oltre

a essere una vittima, Alexandre è un padre e non accetta che il sacerdote possa avere ancora contatti con i bambini. Dato che la Chiesa si rifiuta di sanzionare Preynat, l’uomo è pronto di agire per conto suo e insieme ad alcuni amici di vecchia data ed ex vittime, François (Denis Ménochet) ed Emmanu

el (Swann Arlaud), decide di continuare a lottare affinché il silenzio, sotto cui sono nascoste le orribili vicende, prenda voce. Iniziano una serie di denunce di eventi passati, mentre viene mostrato come il trauma si sia ripercosso sui protagonisti e le loro famiglie. Ma la battaglia all’omertà ecclesiastica provocherà conseguenze sulla vita di ognuno di loro.

 

LA GRANDE ARTE AL CINEMA ERMITAGE IL POTERE DELL’ARTE

CINEMA MALATESTA

LUNEDI 21,15

“Venite, venite con me”, recita il protagonista dell’Arca Russa di Aleksandr Sokurov che accompagna lo spettatore a visitare l’intero museo attraverso un lungo piano sequenza che percorre i grandi saloni con le sue pitture, sculture e documenti che hanno fatto la storia di quel paese. L’Ermitage non è solamente un museo, una vetrina di opere d’arte. L’Ermitage è il cuore storico, vivo e pulsante di San Pietroburgo, la città fondata da Pietro il Grande nel 1703 di cui il museo ha sempre rappresentato il suo incubatore sociale e culturale. Questo documentario rappresenta una testimonianza decisiva della storia della città e della civiltà russa, narrata attraverso le acquisizioni e i mutamenti del museo e la passione, nelle epoche dei suoi sovrani, che si sviluppano parallelamente nel racconto di Toni Servillo che, come Virgilio nella Divina Commedia, porta il fruitore alla scoperta di un passato ricco, colto e tragico: dagli sfarzi di un Barocco pre-illuminista, al governo illuminato della vivace zarina Caterina II che governava con i consigli del filosofo Diderot, arricchendo il museo e il Palazzo d’Inverno con documenti preziosi, acquisiti da biblioteche, di personaggi come Voltaire, tralasciando però il sostrato pulsante della città: quello del popolo che moriva di fame. E questa fame inizia a farsi sentire a fine secolo. Un malessere sottolineato anche da intellettuali e scrittori del tempo, da Puskin a Gogol, quest’ultimo innamorato di quella prospettiva Nevskij, il maestoso viale lungo quattro chilometri e mezzo, simbolo della ricchezza della città, ma anche dei suoi disequilibri sociali. Che prima o poi sarebbero esplosi. E l’Ermitage sussisteva eterno, come un testimone silenzioso, ma anche come rifugio per il popolo durante la Seconda Guerra Mondiale, come racconta il suo direttore Michail Piotrovskij, che narra il museo come luogo finalmente aperto al pubblico verso fine Ottocento.

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