IL COMPLEANNO DI HUBNER ED UN 1990 INDIMENTICABILE PER L’ALMA

Il 28 aprile del ’90 all’Alma si festeggiava il ventitreesimo compleanno di un giovane ed ancora poco conosciuto Dario Hubner, alla vigilia di un match in cui proprio il numero 7 avrebbe dato la prima spallata ad un Forlì steso per 2-0 al Morgagni in una annata indimenticabile per la Fano granata. Il 1990 per gli appassionati di calcio fanesi (che oggi per gli Almarcord fanno riferimento al gruppo Facebook aperto da Andrea Manna “Memorie Granata”) non sarà infatti ricordato solamente per il Mondiale disputato in Italia, quello delle “notti magiche” scandite dalle note del tormentone della Nannini e Bennato. Esattamente 30 anni fa l’Alma viveva una delle sue stagioni più entusiasmanti, sotto la presidenza del giovane Lino Clemente e la direzione sportiva di Loris Servadio. Come recita un vecchio proverbio, il buongiorno si vide dal mattino. Salutato il 1989 con due sconfitte di fila, il 17 dicembre per 3-1 in casa contro il Trani ed il 30 per 1-0 a Celano, la squadra allenata da Salvatore Esposito impattando 0-0 a Castel di Sangro il 7 gennaio inaugurò una striscia di dieci risultati utili. Ad interromperla fu il 2-1 subito l’1 aprile a Riccione, dove l’iniziale vantaggio granata di Simone Mainardi fu ribaltato. Fu una cocente delusione per le centinaia di tifosi al seguito, galvanizzati dalla vittoria appena conquistata contro la bestia nera Gubbio in una sfida per ironia della sorte arbitrata come nel torneo precedente da un certo Pierluigi Collina. La caduta in terra riccionese per mano di un avversario di metà classifica si rivelò però un semplice incidente di percorso, al quale Francesco Conti e compagni reagirono inanellando sei successi ed un pareggio. Una cavalcata trionfale sino alla matematica promozione in C1, festeggiata con una giornata di anticipo. L’8 aprile un gol dello stesso Hubner piegò definitivamente un’indomita Jesina, sbloccando il bisonte di Muggia. Approdato a Fano ad ottobre, lui aveva autografato una doppietta al Lanciano nel suo pirotecnico giorno del debutto ed una rete altrettanto decisiva agli stessi leoncelli all’andata a novembre prima di incepparsi e restare a secco per ben sedici gare. Suo invece il raddoppio dell’Alma nel 2-1 di Bisceglie, la segnatura che ruppe il ghiaccio nel 2-0 di Forlì e quella del provvisorio 1-0 nell’1-1 di Trani. Quattro marcature in cinque partite, intervallate dalla sofferta affermazione interna sul Campobasso. Dopo il prezioso pari in Puglia, nella tana di una rivale diretta, per “penna bianca” Alessandro Misefori ed i suoi arrivò il 3-0 al Celano con la doppietta del centrocampista Alessandro Porro ed il sigillo del libero Stefano Sottili. Si giunse così al fatidico 27 maggio, coi granata promossi (assieme al Baracca Lugo di Alberto Zaccheroni) battendo il Castel di Sangro al Mancini. Ancora Porro spezza l’equilibrio, ma si va all’intervallo col punteggio in parità. In avvio di ripresa è una magia del subentrato (assieme al bellocchiano Pippo Renzoni) Alessandro Carta a riaccendere il folto pubblico fanese, che può dare il via alla festa col rigore del 3-1 trasformato all’89’ dallo stesso fantasista. Quella fu anche l’ultima uscita della vecchia curva in tubi innocenti, sostituita in estate dall’attuale in cemento attingendo ai fondi stanziati per Italia ’90. I lavori di ristrutturazione obbligarono i curvaioli granata a traslocare nel settore dei distinti per assistere all’amichevole di lusso dell’8 agosto con la Fiorentina, del neo patron Mario Cecchi Gori. Il Fano, che aveva diversi prodotti del vivaio della Viola e nel frattempo era stato affidato a Francesco Guidolin, fermò a sorpresa sullo 0-0 la formazione guidata in panchina da Lazaroni (CT del Brasile reduce dall’eliminazione agli ottavi della rassegna iridata) e con in campo i vari Pioli, Dunga, Fuser e Borgonovo. Non Roberto Baggio, protagonista del clamoroso trasferimento alla Juventus. Il battesimo della nuova culla del tifo dell’Alma avvenne nel secondo turno della C1 1990/91, il 23 settembre nello 0-0 col Pavia ad una settimana dallo scoppiettante 3-1 rifilato a domicilio al Mantova all’esordio. Quella di Leonardo Rossi e soci fu una prima parte di stagione ricca di soddisfazioni, culminata il 16 dicembre con la rocambolesca vittoria sullo Spezia. Diluvio sul Mancini, minuto 65, punizione per i granata sullo 0-0. Guidolin in tutta fretta getta nella mischia lo specialista Carta, che senza neanche scaldarsi entra e fa secco Mondini. <Ero al Pergocrema ed avevo 22 anni quando il direttore Servadio mi chiamò ad ottobre a Fano – racconta Hubner, rimasto legato alla città – Fu un periodo meraviglioso della mia vita: vincemmo il campionato di C2, facemmo una grande stagione in C1 da rivelazione, mi sposai e divenni papà>.

Foto 1: Alma 1989-1990; in piedi da sinistra Sottili, Misefori, Cardarelli, Mainardi, Conti, Hubner; accosciati da sinistra Corsini, Parisi, Tersigni, Baldini, Carta.

Foto 2: Lino Clemente taglia la torta-promozione e tra gli altri si riconoscono i soci Argeo Carletti ed Enzo Marconi.

Foto 3: Alma 1990-1991.

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