“IL CONFRONTO COI SOGGETTI DEL TERZO SETTORE UNA FORZATURA? SERI E TINTI. “E’ STATA UNA RISPOSTA AD UNA LORO LEGITTIMA RICHIESTA”

“La presa di posizione di Fratelli d’Italia sul confronto col Terzo Settore sul nuovo soggetto dell’ATS 6 sembra alquanto assurda e anche contraddittoria”. Lo affermano il Sindaco Seri e l’Assessore al Welfare di Comunità Dimitri Tinti, anche nel ruolo di Presidente dell’ATS 6.

“Innanzitutto è del tutto fuori luogo parlare di ‘forzatura’ riferita ad un’iniziativa di confronto col Terzo Settore locale – affermano con fermezza Seri e Tinti –  Dapprima perché crediamo sia doveroso oltre che utile, per chi rappresenta una comunità, coinvolgere e ascoltare i soggetti direttamente interessati da una riforma; gli attori del welfare territoriale ci avevano proprio chiesto, con una lettera aperta, di ‘aprire una riflessione condivisa con il Terzo Settore Locale per la costruzione del percorso di potenziamento dell’ATS 6’. Analogamente 11 Consiglieri comunali (tra cui quelli di Fratelli d’Italia) auspicavano un ‘maggior coinvolgimento dei soggetti interessati’. Infatti, l’incontro del 1 agosto col Terzo Settore è stato un prezioso momento di confronto per precisare il senso e i passaggi del percorso fatto dall’ATS 6, oltre che per chiarire dubbi e offrire gli elementi utili per la riflessione; pertanto continueremo visto che abbiamo concordato un nuovo incontro per il prossimo 1 settembre”.

“E’ in effetti paradossale, o meglio strumentale – riprendono Seri e Tinti – da una parte chiedere che si allarghi il confronto e poi, quando si incontrano i soggetti del Terzo Settore, essere criticati per averlo fatto; addirittura si definisce ‘impropria e inopportuna’ ogni azione o iniziativa tesa a promuovere il coinvolgimento prima che si esprima il Consiglio comunale. Così come è contraddittorio da un lato sbandierare la centralità del Consiglio comunale nelle decisioni sull’assetto futuro dell’Ambito Sociale e dall’altro chiedere che i confronti preparatori per raccogliere gli elementi utili a maturare le scelte dei decisori politici e istituzionali non vengano fatti prima perché altrimenti sarebbero irrispettosi nei confronti degli stessi Consiglieri e addirittura illegittimi”

Tinti, come Presidente dell’ATS 6, poi ci tiene a ribadire che, “dopo la delibera del Comitato dei Sindaci del 27 settembre 2022 che ha scelto l’Azienda pubblica di Servizi alla Persona come nuovo modello giuridico per l’Ambito Sociale 6, il percorso di elaborazione degli atti dell’ASP è stato avviato all’inizio del 2023. Con il coinvolgimento dei Segretari comunali, si è avviato il confronto sullo Statuto con i sindaci e gli assessori dei 9 comuni: successivamente le bozze sono state al centro della discussione dei 2 Tavoli di sistema trasversali, quello con le Organizzazioni Sindacali e quello coi referenti del Terzo Settore. Entrambi hanno poi, nel giro di alcune settimane, proposto in modo puntuale osservazioni, modifiche e integrazioni alla bozza di Statuto dell’ASP che, in gran parte, sono state accolte e inserite con la corretta terminologia nella versione aggiornata dello Statuto”.

“In particolare – evidenziano Seri e Tinti – abbiamo accolto la proposta del Tavolo del Terzo Settore, di elaborare un atto di indirizzo condiviso, da approvare prima nel Comitato dei Sindaci e in seguito dai rispettivi Consigli comunali, che preveda un percorso per arrivare a concordare insieme un Patto Territoriale per un welfare di comunità condiviso, sostenibile e generativo”

Infine, per dovere di chiarezza, Seri e Tinti precisano che “l’incontro alla MeMo con il Terzo Settore Locale era aperto ai colleghi di Giunta, ed erano presenti Mascarin e Fanesi, mentre ha scelto autonomamente di venire ad ascoltare Carla Luzi, presidente della Commissione consiliare competente. Invece l’ex Deputata Lara Ricciatti ha partecipato in quanto referente di una cooperativa sociale in cui lavora. Respingiamo al mittente le accuse di mancato di rispetto ai Consiglieri comunali né tantomeno di aver favorito qualcuno per la prossima campagna elettorale. Da parte nostra c’è stata massima trasparenza e l’ampio coinvolgimento dei soggetti direttamente interessati che operano nel Welfare territoriale. Tutto sarà reso disponibile, per una scelta maturae trasparente, del Consiglio Comunale”.

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