Il Ravenna pareggia all’ultimo assalto e l’Alma che non sa più vincere si morde le mani

ALMA JUVENTUS FANO-RAVENNA 1-1

ALMA JUVENTUS FANO (4-3-1-2): Sarr; Vitturini, Sosa, Celli, Magli; Selasi (32’st Simia), Lulli (1’st Ndiaye), Acquadro (22’st Tascone); Lazzari (22’st Morselli, 41’st Diallo); Filippini, Ferrante. A disp.: Voltolini, Maloku, Konate, Fioretti, Mancini, Cernaz, Setola. All.: Epifani.

RAVENNA (3-5-2): Venturi; Boccaccini, Jidayi (31’pt Martorelli), Lelj; Eleuteri, Selleri (1’st Galuppini), Papa, Maleh (30’st Raffini), Bresciani (10’pt Barzaghi); Magrassi (30’st Siani), Nocciolini. A disp.: Spurio, Pellizzari, Ronchi, Scatozza, Sabba, Trovade. All.: Foschi.

ARBITRO: Collu di Cagliari.

RETI: 6’pt Ferrante (A), 50’st Siani (R).

NOTE: ammoniti Celli, Maleh, Magli, Scimia; angoli 4-4; recupero 3’+5’; spettatori 1000 circa, di cui 115 ospiti.

Pare aver dimenticato come si fa a vincere l’Alma, che col Ravenna si lascia sfuggire il bottino pieno subendo il pari all’ultimo respiro della terza fatica in sette giorni. Un risultato per altro sostanzialmente giusto quello strappato in extremis dai ravennati, che non avevano nella testa e nelle gambe lo sforzo dell’infrasettimanale, caparbi nel voler riacciuffare l’1-1 già sfiorato in altre due precedenti situazioni. Brucia più che altro perché il Fano era ad un passo dal traguardo della vittoria, che avrebbe meritato per la volontà con la quale l’aveva cercata e per i recenti torti arbitrali ricevuti. Epifani conferma pressoché in blocco l’undici iniziale anti-Ternana, salvo avvicendare tra i pali Voltolini col rientrante Sarr. Si accomoda in panchina invece Konate, pure lui reduce da un turno di squalifica, frenato da una caviglia malconcia. Foschi recupera invece gli infortunati Boccaccini e Jidayi, schierando solo quest’ultimo dal principio. La cronaca del match si apre con un’avventurosa uscita proprio del portiere granata, con Sosa tempestivo nello spazzare l’area sul filtrante di Magrassi. Sul ribaltamento di fronte, al 6’, i fanesi però trovano già il vantaggio, col tiro di Ferrante dal vertice sinistro dell’area che sporcato da Eleuteri si rivela letale per Venturi. All’origine c’è una rapida ripartenza dei padroni di casa, bravi ad innescare l’argentino con la verticalizzazione di Acquadro dopo uno scambio in velocità con Filippini. La reazione ravennate è veemente, ma produce giusto qualche mischia. A complicare la vita ai giallorossi ci si mettono pure i guai muscolari di Bresciani e Jidayi, che si chiamano fuori costringendo il proprio allenatore anche a ridisegnare l’assetto dal 3-5-2 al 4-3-1-2. Il pallino resta comunque in mano ai suoi, anche perché l’Alma balbetta. Nessun pericolo tuttavia per Sarr, ben protetto fino al segnale che manda tutti all’intervallo. Al ritorno dagli spogliatoi novità per entrambe le squadre: Epifani sostituisce l’acciaccato Lulli con Ndiaye, mentre Foschi inserisce il più offensivo Galuppini per Selleri. Gli stessi nuovi entrati sono protagonisti al 5’, quando Ndiaye perde palla sulla trequarti opposta e sul capovolgimento Galuppini imbeccato da Nocciolini si fa strozzare in gola l’urlo del gol dal riflesso di Sarr. Il senegalese si ripete al 14’, alzando sopra la traversa di quel tanto che basta il velenoso tentativo su calcio piazzato di Galuppini non facendosi ingannare dal velo di Magrassi. I due spaventi alzano il livello di guardia del Fano, che pare adesso più intraprendente. Nel finale il tecnico fanese si affida anche al 3-5-2, complice un ulteriore cambio determinato dal molle impatto di Morselli. La beffa è comunque dietro l’angolo e si materializza al 95’, con Siani che in qualche modo la infila nel “sette” sulla punizione di Galuppini. Alla fine fischi per tutti dalla curva (vedi foto) e specialmente per il presidente Gabellini e mister Epifani, con una cappa di inevitabile negatività calata sullo stadio Mancini. Non il miglior viatico per il derby di domenica prossima sul campo della grande rivelazione Fermana, oggi però battuta per 2-0 a Rimini.

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