IL SUONO GIUSTO PER TRANQUILLIZZARE ANCHE GLI ANIMI PIÙ INQUIETI

Il produttore siciliano Go.Soul.Map.aka Salvo ‘Dub’ Bruno pubblica il suo album di debutto Peaceful Sound For Broken Minds, un piccolo gioiello all’intersezione tra pop, soul, jazz e disco, sfumando i confini tra musica mainstream e underground.

Dietro l’alias Go.Soul.Map si nasconde uno dei talenti più autentici e puri dell’attuale scena musicale catanese. Della quale, del resto, sotto altre vesti e nomi, è imprescindibile colonna portante da oltre un decennio. Un artista dall’immediata sensibilità, non solo artistica. 

Salvo Dub

La formazione è abbastanza canonica: da piccolo, studi al piano. Da lì, come seguendo i movimenti dei cerchi concentrici, la passione per i synth, le drum machine, il mondo dei sample e dello studio di registrazione. Soprattutto una capacità di respiro nei confronti della musica fuori dal comune. Accolta e trovata senza pregiudizi, ma sempre con la necessità di rivelare una traccia distintiva, una firma. Girando tra bar, strade, concerti e clubbing. Un vissuto molto coerente con la materia di questo disco. Che è, appunto, l’esordio di un non esordiente. Un disco ambizioso, perché possiede un sound tanto sexy quanto pensoso e una scrittura, esemplare, che sta su quella linea di confine che, nello stereotipo, definisce underground e mainstream. Campi che invece attraversa con naturalezza e fra i quali si muove senza particolari problemi. Del resto, la musica proviene non dalle malizie dell’intelletto ma dalle sfumature, tenere o veementi, dell’ingenuità.

Derane

Peaceful Sounfd For Broken Minds è un disco pop, pop soul, di moderno pop urbano. Sì, le etichette, anche intese come tag, sono sicuramente queste. Ovviamente è il modo in cui si rendono le idee a segnare la differenza. Il disco racconta della necessità di trovare la propria pace, ma è la caduta che mostra e non l’atterraggio. Con onestà e, soprattutto, stile. Cioè padronanza di mezzi e un importante lavoro di lima con cui declinare quel dolore terapeutico del soul in cui sono immerse le sue canzoni. 

Restiamo ore ad attendere altre ore, sembrano dirci le iniziali Fall Into The Flame e I Am Believe. Da lì ci si muove. Hold The Line è il punto in cui il trip hop si dimentica di se stesso, immergendosi, sino a confondersi, con le atmosfere retro di uno come Curtis Harding. Pushing ha una cadenza space disco che, più marcata, troviamo anche nel sound da spedizione lunare di Watergate. Le visioni exotiche di Back In Underwater, tra la polvere di stelle degli Air e l’innocenza dei Plone, si fanno più jazzy in Cat With Camera. Così come nelle striature urban di Don’t you worry, che peraltro in levare suonerebbe come un magnifico pezzo reggae, o Are U Ready o nel funkettino disco di Right Of Me, emerge l’accento soulful di Derane Obika dei Living Sounds, londinese di origini nigeriane cresciuto ascoltando gospel, Prince e Stevie Wonder, la cui voce ci guida fra le canzoni di Peaceful Sound For Broken Minds. Che è un nuovo punto per quel lavoro di ridefinizione degli standard del pop oggi che sta compiendo la Space Echo. Gettando a mare l’orologio, perché il tempo che vuole catturare non è altro che il movimento delle sue lancette.

La selezione delle canzoni di questo album è stata fatta con la speranza di portare l’ascoltatore a una riflessione profonda, i testi e le melodie si sposano perfettamente con i brani che guidano le emozioni dell’ascoltatore.

Prodotto, scritto ed eseguito da Derane e Salvo, che si sono incontrati per caso e sono stati ispirati a realizzare l’album assicurandosi di bilanciare il suono tra i testi, la melodia e la musica per assicurare che non solo le canzoni vengano ascoltate, ma che l’esperienza venga ricordata e che lo spirito e l’anima vengano toccati. 

 

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