Inclusione e turismo sostenibile: «Gola del Furlo punto di riferimento regionale»

Il direttore della Riserva Maurizio Bartoli: sinergie con i parchi del Conero e della Gola della Rossa e di Frasassi sui corsi dedicati all’utilizzo della joëlette

Nel segno dell’inclusione crescono le sinergie tra la Gola del Furlo e i Parchi regionali. «Stiamo diventando sempre più un punto di riferimento per il turismo sostenibile nelle Marche. Specialmente a livello di formazione per l’utilizzo della joëlette», evidenzia il direttore della Riserva Maurizio Bartoli.  Tanto che la Gola del Furlo è stata scelta, di recente, come partner dei Parchi naturali del Conero e della Gola della Rossa e di Frasassi per il corso di formazione riservato ai conduttori di joëlette in programma sabato 10 settembre e domenica 11 settembre a Poggio San Romualdo. «Il parco regionale Gola della Rossa e di Frasassi – spiega Bartoli –  si è dotato di 4 joëlette, ovvero carrozzelle da fuori-strada che consentono alle persone con disabilità motoria di partecipare alle escursioni lungo i sentieri. Il Parco intende costruire una rete di solidarietà che coinvolga volontari, operatori sociali, guide. Per questo ci ha indicato come realtà modello, capace di trasmettere e veicolare la nostra esperienza in questa pratica virtuosa». Il corso sarà tenuto dall’istruttore Leonardo Paleari (Federtrek), coadiuvato da Simona Sanpaolo e Simone Marocchi (Gola del Furlo).  Non solo: la Riserva sarà protagonista, in aggiunta, al Festival ‘Incanto per il Mondo’, che si terrà  al lago di Fiastra sabato 17 settembre e domenica 18 settembre. Si tratta di un evento dedicato all’esperienza di viaggio lento, responsabile e accessibile: «Un’esperienza di crescita e confronto – commenta Bartoli – dove il filo conduttore sarà il tema dell’inclusione sociale e del superamento delle barriere. Saremo presenti con i nostri operatori: non mancherà il laboratorio dedicato alla joëlette». Senza tralasciare le ultime iniziative  organizzate dalla Riserva nell’ambito della formazione di guide ambientali per persone con deficit visivo. Insomma: «Andremo avanti su questa strada – conclude Bartoli – verso un nuovo paradigma che elimini le discriminazioni».

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