LA LETTERA DI MASSIMO SERI AL COLLEGA DI PARMA, ATTUALE CAPITALE DELLA CULTURA

Caro collega,

l’apertura dell’anno di Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020, così come l’avete celebrata, ha mosso coscienze, interesse, curiosità. LA vostra proposta culturale ha trovato un convinto sostegno e stimolato un senso di identificazione per tutto il mondo della cultura nazionale. 

Anche guardando a Parma, ho inteso candidare la mia città a Capitale Italiana della Cultura 2021 e stimolare un omologo processo partecipativo che aggregasse le migliori energie, le idee più innovative. Ho inteso promuovere uno spazio collettivo dove la comunità si ritrovasse, condividesse visioni, sperimentasse soluzioni di progresso e crescita nuovi.

Oggi immagino cosa possa significare per una città essere titolata Capitale Italiana della cultura e vedere premiati gli sforzi fatti, appagati i desideri di un’intera comunità, riconosciuta la bontà delle iniziative messe in campo. Immagino che sia un titolo che, da solo, diventa un segno di appartenenza della comunità.

Non riesco ad immaginare invece che tutto ciò possa essere vanificato, interrotto, spezzato da un virus bastardo, che paralizza ogni iniziativa.

La cultura deve tornare a battere il tempo.

Mosso dalla stessa cultura di solidarietà che oggi può risultare l’unica arma di resistenza efficacie al Covid-19, con questa lettera voglio comunicarti il mio sostegno affinchè Parma possa essere riconosciuta, Capitale Italiana della Cultura anche nel 2021 è un sostegno che esprimo a te qui, personalmente e che riferirò formalmente, al MIBACT come azione personale, ovvero come iniziativa più vasta che aggrega altre città che hanno avanzata la propria candidatura sul bando 2021.

Il sindaco
Massimo Seri

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