LA VIS VINCE IL DERBY 1-0 E SPINGE L’ALMA SULL’ORLO DEL BARATRO

VIS PESARO-ALMA JUVENTUS FANO 1-0

VIS PESARO (3-4-1-2): Tomei; Pastor, Briganti, Gennari; Tessiore (10’st Petrucci), Paoli, Botta (34’st Buonocunto), Rizzato; Lazzari (25’st Gaiola); Olcese, Guidone. A disp.: Bianchini, Rossoni, Rocchi, Testoni, Medved, Gabbani, Sabattini, Hadziosmanovic, Voltan. All.: Colucci.

ALMA JUVENTUS FANO (4-4-2): Sarr; Sosa (31’st Cernaz), Celli, Konate, Liviero; Clemente, Tascone (35’st Acquadro), Lulli, Morselli (20’st Filippini); Scardina (35’st Mancini), Ferrante. A disp.: Mariani, Vitturini, Diallo, Ndiaye, Setola, Selasi. All.: Brini.

ARBITRO: Carella di Bari.

RETI: 18’st Gennari (V).

NOTE: espulso al 50’st Lulli (A) per fallo di reazione; ammoniti Liviero, Lulli, Guidone, Cernaz, Buonocunto, Konate, Voltan; angoli 2-6; recupero 1’+5’; spettatori 2850 circa, di cui 400 fanesi.

Un’incornata del difensore vissino Gennari stende l’Alma e la spinge sull’orlo del baratro, spezzando una serie che aveva visto i granata inanellare sette vittorie e tre pareggi negli ultimi nove derby. La Vis torna così a festeggiare un successo che nel duello più sentito mancava dal ’99, ringraziando una retroguardia fanese distratta nella circostanza della rete rivelatasi decisiva. Il tecnico del Fano, privo dei lungodegenti Voltolini e Andrea Lazzari e dell’infortunato della vigilia Magli, vara per l’occasione un inedito 4-4-2. Sosa è infatti allargato a destra, dove viene alzato Clemente. La catena di sinistra è invece composta da Liviero e Morselli, grande novità di giornata assieme al cambio di modulo. Al di là della barricata solite defezioni per l’allenatore biancorosso Colucci, sempre privo di Diop e Balde. Sulla fascia mancina si rivede l’ex di turno Rizzato, ed è proprio su quella corsia che la squadra fanese spinge insistentemente in avvio di gara, mettendo in imbarazzo la difesa di casa. Al 12’ è di Clemente l’interessante spunto, con Scardina che in tuffo e in avvenimento cicca l’inzuccata. A stretto giro di posta altro affondo ospite, con Sosa, il cui insidioso spiovente è sventato con qualche patema da Briganti. La Vis, evidentemente disorientata dall’atteggiamento tattico e dall’aggressività dei rivali, impiega un po’ per riorganizzarsi. La replica si materializza al 16’ con Olcese, che dai venti metri costringe Sarr a rifugiarsi a lato. Poi si va avanti a capovolgimenti di fronte, senza che comunque i due portieri corrano veri e proprio pericoli. All’altezza della 35’ ci scappa anche un imprevisto siparietto, quando l’arbitro interrompe il gioco per qualche istante per un “buu” levatosi dal settore dei tifosi locali all’indirizzo di uno dei due giocatori di colore in campo per l’Alma. Tribuna prato nella quale dall’inizio campeggia uno striscione (“Cesco non mollare”) a sostegno di un ultras vissino colpito nella nottata da un malore, al quale al pronti-via aveva espresso solidarietà col medesimo messaggio anche la curva granata strappando applausi dall’intero stadio. Si giunge all’intervallo sullo 0-0, il risultato più gettonato dai bookmakers date le premesse. Emozioni col contagocce, anche se non si può dire che le due contendenti non abbiano cercato di rompere gli indugi. Le stesse paiono annusarsi di nuovo in apertura di ripresa, tant’è che occorre attendere il 13’ per registrare un ulteriore sussulto sul fendente di Ferrante dal limite fuori non di molto. La risposta arriva al 15’, seppur frutto di una topica del guardalinee. Regalato difatti il corner dal quale scaturisce lo stacco aereo di Gennari, che complice una deviazione di Konate sollecita severamente il reattivo Sarr. E’ il prologo al vantaggio biancorosso, con lo stesso Gennari che al 18’ insacca inspiegabilmente indisturbato di testa sulla punizione di Flavio Lazzari. Tenta di rimediare al 26’ Konate, angolando troppo sulla parabola dalla bandierina di Liviero. Il Fano stenta tuttavia a rendersi anche solo minaccioso, prigioniero dei suoi cronici problemi offensivi. Incandescente il finale, con materiale da moviola per un tocco di mano in area pesarese attribuito a Konate col dubbio che fosse di Briganti e l’espulsione di un nervosissimo Lulli. In classifica l’Alma rimane appaiata al Rimini, travolto 3-0 a Monza e fanalino di coda alla luce degli scontri diretti coi fanesi. La quota salvezza con tre giornate ancora in calendario resta a tre lunghezze da Sosa e compagni, che avranno l’obbligo di battere sabato prossimo al “Mancini” la Virtusvecomp Verona per alimentare le proprie speranze di evitare retrocessione diretta e play-out.

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