L’ALMA ESCE FERITA ED ARRABBIATA DALLA NEBBIA DI REGGIO EMILIA

REGGIO AUDACE-ALMA JUVENTUS FANO 2-1

REGGIO AUDACE (3-4-1-2): Venturi; Spanò, Rozzio, Martinelli; Kirwan (42’st Zanini), Rossi, Varone (22’st Espeche), Lunetta (22’st Libutti); Radrezza (14’st Valencia); Kargbo, Zamparo (42’st Brodic). A disp.: Voltolini, Scappini, Serrotti, Pellizzari. All.: Alvini.

ALMA JUVENTUS FANO (4-3-1-2): Viscovo; Tofanari (40’st Cargnelutti), Di Sabatino, Gatti, De Vito; Parlati (13’st Amadio), Marino (31’st Tassi), Paolini (13’st Said); Carpani; Barbuti, Baldini (40’st Rolfini). A disp.: Fasolino, Palombo, Ricciardi, Diop, Boccioletti, Sapone, Kanis. All.: Alessandrini.

ARBITRO: Scatena di Avezzano.

RETI: 23’pt Zamparo (R), 3’st Zamparo su rigore (R), 44’st Carpani (A).

NOTE: ammoniti Kirwan, Tofanari, Varone, Said; angoli 3-2; recupero 1’+5’; spettatori 6100 circa, di cui una cinquantina ospiti.

Mapei Stadium infausto per l’Alma, che esce con una sconfitta di misura – e per altro preventivabile classifica alla mano – dalla tana di una lanciatissima vice-capolista Reggio Audace (nove vittorie e cinque pareggi nelle ultime quattordici giornate). Un 2-1 che lascia i fanesi al penultimo posto, con appena due punti di margine adesso sulla retrocessione diretta ed un -6 dalla zona salvezza. Rispetto allo 0-2 col Gubbio mister Alessandrini può stavolta contare sul rientro dalla squalifica di De Vito e Carpani, subito in campo a scapito di Boccioletti e Said. Per accedere agli incentivi economici previsti per l’impiego degli under si deve così sacrificare un over, scelta che ricade su Amadio a causa dei problemi fisici accusati in settimana dall’esperto centrocampista. Si accomoda invece in tribuna per tifare i suoi nuovi compagni il cavallo di ritorno Zigrossi, rinforzo last minute per la difesa del mercato di riparazione fanese. Lamenta qualche defezione in più il tecnico di casa Alvini, privo di Narduzzo, Costa, Favalli, Staiti e Marchi e con Varone e Scappini acciaccati, ma quello a suo disposizione è un organico profondo. La nebbia, almeno dall’alto degli spalti, lascia a tratti solo intuire ciò che accade sul prato verde. Come al 2’, quando la fiondata da fuori area di Carpani sorvola di poco la traversa. Le due squadre non sembrano comunque esserne disturbate, affrontandosi subito a viso aperto. I reggiani provano a forzare la mano, cercando di sfondare sulle fasce. E’ su punizione tuttavia che chiamano al primo intervento Viscovo, attento al 18’ sulla conclusione centrale di Radrezza. Il Fano sembra in controllo, almeno fino al blackout difensivo che al 23’ consente alla Reggio Audace di sbloccare il punteggio. Zamparo salta infatti indisturbato sul corner di Radrezza, incornando di prepotenza. L’Alma accusa il colpo, evitando il raddoppio al 28’ con la provvidenziale chiusura di Di Sabatino su Zamparo. Altro grosso pericolo all’altezza della mezzora, sventato stavolta dall’uscita bassa di Viscovo su Kargbo. Passata la buriana finalmente si fa minaccioso pure il Fano, anche se il destro dal limite dello sgusciante Baldini al 35’ non crea particolari apprensioni a Venturi. Quest’ultimo è poi salvato al 42’ da Rozzio, che respinge il tiro ravvicinato di Parlati. Prima dell’intervallo però nuovo brivido sulla schiena di Viscovo, con l’assalto aereo di Zamparo che sul cross di Kirwan fa la barba al montante. La ripresa si apre poi nel peggiore dei modi per i fanesi, sotto 2-0 al 3’ per il rigore che il solito Zamparo si procura per un presunto fallo di Marino e che lui stesso trasforma. All’11’ si rischia in contropiede anche il 3-0, negato dal palo allo scattante Kargbo. L’Alma stenta ad impensierire la retroguardia reggiana, sprecando al 36’ una interessante ripartenza con Baldini. Al 44’, dopo un paio di occasionissime sciupate dai rivali di turno, il fendente di Carpani accorcia le distanze. Nel convulso finale ci scappa ulteriore materiale da moviola, per un discusso tocco con una mano di un difensore locale in piena area reggiana sul quale il direttore di gara coglie al contrario una irregolarità di Gatti.

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