L’ALMA MANCA DI POCO IL COLPACCIO AD IMOLA MA SI AVVICINA COMUNQUE ALLA ZONA SALVEZZA

IMOLESE-ALMA JUVENTUS FANO 1-1

IMOLESE (4-3-3): Siano; Rondanini, Boccardi, Carini, Aurelio; D’Alena (22’st Masala), Torrasi, Provenzano (28’st Sabattini); Tommasini, Polidori, Piovanello (23’st Cerretti). A disp.: Rossi, Nannetti, Angeli, Pilati, Onisa, Morachioli, Alboni, Mattiolo, Laghi. All.: Catalano.

ALMA JUVENTUS FANO (4-3-1-2): Viscovo; Paolini, Cargnelutti, Bruno, Rodio; Marino (11’st Scimia), Amadio, Carpani (36’st Flores); Gentile; Nepi (19’st Montero), Barbuti (36’st Ferrara). A disp.: Meli, Santarelli, Cason, Sarli, Monti, Martella, Busini. All.: Destro.

ARBITRO: Vigile di Cosenza.

RETI: 39’pt Provenzano (I), 4’st aut. Polidori (A).

NOTE: ammoniti Paolini, Amadio, Rondanini, Carpani, Torrasi, Tommasini; angoli 2-4; recupero 1’+3’.

L’Alma si deve accontentare di un pari nel delicatissimo scontro diretto di Imola, dove va sotto in un momento di sostanziale equilibrio e dopo aver impattato in apertura di ripresa ha le occasioni migliori per vincere. Il punto comunque smuove un po’ la classifica trattandosi anche di un recupero, con la zona salvezza ora a -3. Per la quarta fatica (considerevole quella nel derby in inferiorità numerica per più di un tempo) in 10 giorni Destro torna alla difesa a 4, avendo Brero squalificato e non rischiando l’acciaccato Cason. Il cambio di modulo non comporta però stravolgimenti nell’undici titolare, all’interno del quale l’unica novità rispetto all’1-1 con la Fermana è Carpani. Il capitano agisce da mezzala sinistra in un 4-3-1-2 in cui il trequartista è Gentile, piazzato alle spalle del tandem Nepi-Barbuti. Si siede inizialmente in panchina Ferrara, uscito malconcio dal derby, mentre marcano ancora visita Urso e Valeau. Mister Catalano rimpiazza invece l’infortunato Lombardi con Provenzano, ma apporta anche delle scelte tecniche preferendo Siano all’ex di turno Rossi tra i pali e Boccardi ad Angeli. Lo stesso Boccardi al 5’ prima favorisce con un’incertezza la conclusione di Barbuti, poi è lesto nel rimediare respingendola. I fanesi insistono, prestando però il fianco al 13’ sul rapido ribaltamento di D’Alena per lo scattante Piovanello che Cargnelutti e Viscovo riescono a disinnescare con qualche apprensione. Al 15’ Rodio scodella un interessante pallone per Carpani, che spreca staccando col tempo sbagliato. Al 18’ Amadio prova a sorprendere Siano con una punizione calciata velocemente da oltre una quarantina di metri con la sfera che si spegne di poco alta. L’Imolese ha un’altra fiammata al 21’ con Piovanello, sul cui spiovente Tommasini cicca la conclusione. La chance più ghiotta ed anche più bella la confeziona l’Alma al 26’: sventagliata di Amadio, sponda di Barbuti, suggerimento di Nepi in profondità per Gentile ed il rossoblù Torrasi che rovina la festa sbrogliando nei pressi di Siano. Al 39’ gli imolesi trovano il vantaggio con Provenzano, con un preciso sinistro al volo in mischia approfittando di uno sbandamento della retroguardia sul velo di Polidori. Il gol sarebbe da annullare, per il fuorigioco attivo di D’Alena che ostruisce la visuale di Viscovo. Il Fano è bravo e fortunato nel giungere all’1-1 già a 4’ dal rientro in campo, con la velenosa punizione di Amadio che deviata da Polidori fa secco Siano. La squadra di Destro prende coraggio, occorre tuttavia attendere la mezzora per vederne i frutti e ci vuole un super Siano per evitare al destro a giro di Carpani di infilarsi nel sette. La replica è di Polidori, che al 33’ svirgola a lato. L’ultima chance al 46’ è per Scimia, la cui inzuccata sul cioccolatino di Flores manca il bersaglio di un soffio. Non arriva dunque una vittoria da dedicare al compianto tifoso Massimo “Burro” Alessandrini, al quale i granata cercheranno di dedicarne una domenica nel nuovo big-match di Legnago del neo allenatore Colella sebbene senza lo squalificato Amadio.

 

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