L’ALMA RIACCIUFFA PER I CAPELLI UN PARI CHE VALE LA SALVEZZA

ALMA JUVENTUS FANO-CASTELFIDARDO 1-1

ALMA JUVENTUS FANO (4-2-3-1): Tzafestas; Zanolla, Vavassori, Karkalis, Del Rosso (31’st Serges); Zanni (25’st Likaxhiu), Scoppa (43’st Ricci); Varriale, Herrera (18’st Casolla), Trillò (12’pts Mané); Broso. A disp.: Olivieri, Tommasini, Pensalfini, Falivene. All.: Catalano.

CASTELFIDARDO (4-3-1-2): Demalija; Morganti (5’sts Landi), Baraboglia, Gega, Baldoni (8’pts Cvetkovs); Cusimano, Marcelli, Fermani (48’st Camara); Bracciatelli (39’st Faye); Perkovic (43’st Murati), Braconi. A disp.: Palombo, Fabiani, Faraone, Coppi. All.: Piccioni.

ARBITRO: Marchioni di Rieti.

RETI: 18’pt Fermani (C), 45’st Casolla (A).

NOTE: ammoniti Zanolla, Baldoni, Bracciatelli, Vavassori, Demalija, Karkalis, Ricci, Casolla; corner 6-3; recupero 2’pt, 6’st, 2’pts, 1’sts; spettatori 900 circa, di cui una novantina da Castelfidardo.

Una magia al 90’ del redivivo Casolla regala una soffertissima salvezza all’Alma, che strappa ai supplementari del play-out quel pareggio che manda invece in Eccellenza un indomito Castelfidardo penalizzato alla fine dalla sua peggiore classifica al termine del campionato. Anche stavolta il tecnico granata Catalano non può contare sullo squalificato Tortori, mentre si accomoda ancora in panchina il malconcio Casolla. Gli vengono insomma a mancare i due principali realizzatori, autori rispettivamente di 10 ed 11 reti. Rispetto al successo in trasferta sul Porto d’Ascoli le novità nell’undici iniziali sono Karkalis per Mané, Del Rosso per Serges ed Herrera per Ricci. L’allenatore fidardense Piccioni, nuovamente orfano del bomber Cardinali e dell’altro under Mataloni, diversamente dallo 0-0 di Fiuggi avvicenda Murati con Gega e Camara con Perkovic. Fanesi subito pericolosi quando non si è nemmeno completato un giro di lancette, col destro di Broso che innescato da Varriale lambisce il palo. Segue una fase caratterizzata da ripetute interruzioni, a causa di ben tre duri scontri di gioco. Poi è di nuovo Fano, con un forcing che al 17’ sollecita Demalija con una velenosa parabola da angolo di Scoppa. Al 18’ sono però i biancoverdi a sbloccarla, col preciso fendente di Fermani sul perfetto scarico di Bracciatelli. Il derby si incanala nel binario ideale per il Castelfidardo, agevolato nel suo atteggiamento ostruzionistico anche da un arbitro magnanimo, e l’Alma fatica così ad impensierire Demalija, la cui porta è minacciata giusto al 37’ dall’affilata punizione di Karkalis. Nella ricerca del pari i granata si prendono anche un incredibile rischio al 40’, col contropiede 5 contro 1 dilapidato da Cusimano. A ridosso dell’intervallo c’è comunque l’occasionissima per l’1-1, grazie al rigore fischiato al 46’ tra le giuste proteste fidardensi per una presunta spinta di Morganti su Herrera. Peccato che lo stesso panamense lo fallisca, sparando a lato. Al 3’ della ripresa seconda ghiotta opportunità, sprecata da Zanni tirando un panno zuppo sullo spunto di Varriale. Al 10’ ci prova su piazzato Karkalis, frustrato in corner da Demalija. Il Castelfidardo copre gli spazi e non disdegna contrattacchi, come al 34’ con la ripartenza di Braconi chiusa con un sinistro appena alto. Al 45’, con le speranze pressoché azzerate, l’acrobazia di Casolla, tenuto in gioco da Cusimano, fa esplodere un Mancini finalmente versione catino. Nei supplementari l’unico sussulto è dato dalla clamorosa traversa di Casolla, quasi sui titoli di coda.

 

Potrebbero interessarti anche...