L’ALMA SBAGLIA APPROCCIO A CESENA E PRENDE TRE SCHIAFFI

CESENA-ALMA JUVENTUS FANO 3-0

CESENA (4-3-3): Satalino (36’pt Nardi); Longo, Gonnelli, Ciofi, Favale; Collocolo (1’st Sala), Petermann (30’st Campagna), Steffè; Koffi (19’st Capanni), Bortolussi, Russini (1’st Nanni). A disp.: Bizzini, Maddaloni, Aurelio, Munari, Ricci, Ardizzone. All.: Viali.

ALMA JUVENTUS FANO (4-3-1-2): Meli; Cargnelutti (30’st Rillo), Di Sabatino, Bruno, Paolini; Scimia (1’st Said), Amadio (36’st Isacco), Parlati; Carpani; Ferrara (1’st Nepi), Baldini (1’st Longo). A disp. Viscovo, Santarelli, Barbuti, De Vito, Sarli, Monti, Mainardi. All.: Alessandrini.

ARBITRO: Repace di Perugia.

RETI: 3’pt Ciofi (C), 18’pt e 27’pt Bortolussi (C).

NOTE: espulso al 38’st Said per doppia ammonizione; ammoniti Collocolo, Carpani, Russini, Said, Isacco; angoli 1-6; recupero 2’+4’; spettatori 1000 circa.

Un approccio scioccante consegna l’Alma al Cesena, che ne fa un sol boccone infliggendole la terza sconfitta di fila. I granata non si sono praticamente più ripresi dal gol subito al 3’ sull’ennesimo tilt difensivo su palla inattiva, che ha spianato la strada ad un avversario che ha saputo amplificarne i difetti aprendo una brutta crisi.  Mister Alessandrini è orfano di Zigrossi, squalificato per il doppio giallo con l’Imolese, cosicché al centro della difesa con Bruno c’è il convalescente Di Sabatino. In extremis dà forfait l’acciaccato Marino, mentre il bomber Barbuti va in panchina non avendo evidentemente ancora recuperato appieno dalla contusione con la Samb. L’altra novità in formazione è l’ingresso di Scimia, impiegato da mezzala destra con relativo arretramento di Paolini. Viali, che rivede quantomeno Ardizzone seduto al suo fianco, è invece privo di Caturano e Capellini. Fa una certo effetto il “Manuzzi” pressoché deserto, con le regole anti-Covid che consentono l’ingresso ad appena un migliaio di spettatori in un impianto che ne potrebbe accogliere oltre 20000. Giusto il tempo di registrare i due schieramenti in campo, che i bianconeri sono già sull’1-0. Al 3’ Ciofi la sblocca di testa sulla punizione laterale di Petermann, sfruttando insomma quella che è una pecca evidenziata dai fanesi in questo avvio di campionato. La risposta allo svantaggio non tarda ad arrivare, ma l’affondo sulla destra di Cargnelutti si conclude con un sinistro che esce largo di un soffio. L’Alma sembra reagire bene, andando a pressare alta. E’ però un fuoco di paglia, spento al 18’ dal raddoppio del Cavalluccio. Di nuovo con un assalto aereo, stavolta con la sponda di Longo che sullo spiovente col contagiri di Koffi invita Bortolussi ad appoggiarla indisturbato in fondo al sacco. I granata hanno un altro sussulto al 23’, col piazzato di Parlati che un preoccupato Satalino smanaccia in angolo. Purtroppo per gli ospiti si rivela un altro flebile falò in una serata buia, dato che al 27’ Bortolussi cala il tris trafiggendo forse con eccessiva facilità Meli dopo essersi involato solitario verso di lui grazie all’illuminante giocata di tacco di Koffi. Si ha l’impressione di un pugile suonato, che rischia di finire al tappeto anche alla mezzora mostrando di patire tremendamente i cambi di gioco: per fortuna la sventola di Longo si stampa nel sette. Al ritorno dall’intervallo Alessandrini si presenta con tre avvicendamenti, sperando di provocare una scossa. Gli effetti sono modesti, circoscritti ad una mischia nei pressi della porta cesenate (nel frattempo affidata a Nardi per l’infortunio a Satalino), ad un radente dal limite di Cargnelutti ed allo spunto caparbio di Nepi rintuzzato in corner da Gonnelli. In questi casi è un bene poter rigiocare nel giro di pochi giorni, o almeno è questo che si sente di solito dire da un giocatore sconfitto. Domenica al “Mancini” l’Alma cercherà di riscattarsi di questo fragoroso tonfo a spese del neopromosso Mantova, che chiuderà questo secondo tour de force stagionale con tre gare di campionato in otto giorni. I virgiliani oggi sono però  andati a valanga contro la pur ostica matricola Matelica, piegata 5-2 con tripletta di Ganz e reti di Cheddira e Di Molfetta, un risultato che li ha attestasti a quota nove punti in classifica.

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