L’ALMA SFIORA LO STORICO COLPACCIO A PERUGIA VENENDO RIAGGUANTATA DAL 2-0 AL 2-2 E MANCANDO DI UN SOFFIO IL 3-2

PERUGIA-ALMA JUVENTUS FANO 2-2

PERUGIA (4-3-3): Fulignati; Moscati (9’st Rosi), Angella, Sgarbi, Crialese; Dragomir (32’st Konate), Burrai, Kouan (32’st Elia); Falzerano, Murano (24’st Bianchimano), Melchiorri. A disp.: Baiocco, Lunghi, Negro, Tozzuolo, Righetti. All.: Caserta.

ALMA JUVENTUS FANO (4-3-1-2): Meli; Cargnelutti (10’st Diop), Zigrossi, Bruno, Paolini (24’st De Vito); Said (36’st Scimia), Amadio, Parlati; Marino (36’st Monti); Ferrara (10’st Sarli), Barbuti. A disp.: Viscovo, Santarelli, Boccia, Morsucci, Montesi, Mainardi, Rillo. All.: Alessandrini.

ARBITRO: Cascone di Nocera Inferiore.

RETI: 14’pt Marino (A), 33’pt Ferrara (A), 2’st Kouan (P), 22’st Melchiorri (P).

NOTE: ammoniti Crialese, Said, Paolini; angoli 7-4; recupero 1’+4’; partita giocata a porte chiuse.

Due punti persi o uno guadagnato? Si deve accontentare di un pareggio l’Alma nel temuto esordio in campionato di Perugia, dove sotto una pioggia incessante si fa riacciuffare dal 2-0 al 2-2 e scuotendosi nel finale sfiora la meritata vittoria contro una big del torneo. Al debutto ufficiale nella nuova stagione Alessandrini è costretto a rinunciare agli squalificati Di Sabatino e Carpani, che avrebbero entrambi giocato titolari, mentre non sono ancora arruolabili il laterale destro Martella e la punta Longo del Parma. Al centro della difesa viene pertanto varata l’inedita coppia Zigrossi-Bruno, mentre da trequartista funge la mezzala Marino. La vera novità di giornata è però l’impiego da terzino sinistro del versatile Paolini, perché in quella posizione lo scorso anno aveva sempre agito l’esperto De Vito. A quest’ultimo tocca inizialmente la panchina, come pure per gli altri due cursori mancini under in rosa Monti e Rillo. Al contrario atteso l’utilizzo sulla fascia opposta del ’99 Cargnelutti, destro naturale, testato lì nell’amichevole col Cesena con incoraggianti esiti. Dall’altra parte l’allenatore perugino Caserta manda invece in campo una formazione zeppa di giocatori importanti per la categoria, con l’incognita però della poca preparazione e delle distrazioni del mercato. Il Grifo prova subito a guadagnare metri di campo, ma sono i fanesi nella prima mezzora a costruire palle-gol in serie e tutte con Barbuti protagonista. Si comincia al 12’, con la fucilata da fuori del numero 9 che chiama Fulignati ad una difficoltosa deviazione in tuffo. E’ il prologo al vantaggio, firmato al 14’ da Marino avventandosi come un avvoltoio sulla respinta corta del portiere biancorosso sulla sassata del solito Barbuti. L’avversario accusa il colpo, rischiando grosso anche al 17’ sul nuovo affondo del bomber rintuzzato in extremis da Sgarbi agevolando l’intervento di Fulignati. Gli umbri faticano a riordinare le idee, tanto che al 23’ l’indemoniato Barbuti trova il modo in assolo di impensierire ancora l’estremo perugino dal limite. La reazione del Perugia si materializza al 31’, quando Meli distendendosi sventa l’incornata di Murano destinata a fil di montante e sul seguente tiro-cross di Falzerano è Zigrossi a chiudere in angolo. E’ un fuoco di paglia, visto che sul capovolgimento di fronte l’Alma guadagna un corner che sfocia poi nel raddoppio. Moscati e Fulignati si rifugiano a lato sullo spunto di Ferrara, che sugli sviluppi delle relativa battuta dalla bandierina sorprende di testa l’incerto portiere biancorosso sfruttando al meglio la sventagliata di Marino. Al rientro dagli spogliatoi per la ripresa il Grifo scatta di slancio, accorciando le distanze a ridosso del 2’: Melchiorri spara dai venti metri, Meli vola per smanacciare sul palo e Kouan è il più lesto ad irrompere sulla carambola. Adesso c’è da soffrire, coi perugini galvanizzati dalla rete e smaniosi di rimontare. Al 16’ l’occasionissima per il pari, neutralizzata da Meli in tandem con Zigrossi sullo smarcato Melchiorri. Il goleador locale non si fa pregare al 22’, insaccando liberissimo dal dischetto sul perfetto scarico di Rosi. Un attimo dopo l’Alma maledice Fulignati, che evita il 2-3 sul diagonale di Marino. I granata insistono ed al 33’ si registra il tentativo dalla lunga appena largo per Parlati, che a stretto giro quasi indovina l’assist nel traffico per l’accorrente Sarli. Al 37’ ci mette infine una pezza Rosi, anticipando Barbuti sullo spiovente di Scimia e frustrando quindi i sogni di gloria dei fanesi. Domenica prossima dalle 15 al “Mancini” il cammino proseguirà con l’ambizioso Padova, a sorpresa steso all’”Euganeo” dall’Imolese.

*nella foto da sx il direttore generale Bernardini, il presidente Fattò Offidani ed il direttore sportivo Traini.

 

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