LE CONVERSAZIONI DELLA WUNDERKAMMER ORCHESTRA “TRA IL 20 E IL 21”

Dialoghi sulla musica dal “Salotto del Teatro di Cagli” in diretta online su Twitch condotti da Paolo Marzocchi e Mario Totaro
PRIMO APPUNTAMENTO DOMENICA 20 DICEMBRE
Dal “Salotto del Teatro Comunale di Cagli”. Il Teatro Comunale di Cagli si trasforma in un salotto, sul palco un pianoforte, un abat-jour e due poltrone. In attesa di riprendere le attività dello spettacolo dal vivo la WunderKammer Orchestra (WKO) inaugura un nuovo ciclo online di “Le conversazioni della WunderKammer”, il format inaugurato lo scorso 1° novembre collegato alla Stagione Concertistica WKO di Pesaro bloccata sul nascere dalla chiusura dei teatri. “Tra il 20 e il 21” il titolo di questa serie di cinque appuntamenti, in collaborazione con Istituzione Teatro di Cagli, la domenica pomeriggio alle 17.00 da dicembre ad aprile su Twitch, la piattaforma di streaming che dal lockdown della scorsa primavera sta spopolando anche in Italia con una crescita vertiginosa di utenti.
Con un doppio gioco di parole (anzi, di numeri), a cavallo tra questo ultimo scorcio di 2020 e i primi mesi del 2021, Paolo Marzocchi, (foto sotto) direttore artistico della WKO, e Mario Totaro, (foto sopra) entrambi compositori e pianisti, converseranno sulla musica di due secoli: il 20esimo, che abbiamo lasciato alle nostre spalle, e il 21esimo, in cui siamo entrati ormai da oltre vent’anni. Racconti, esempi musicali, momenti performativi veri e propri in una narrazione in cui i due compositori condivideranno con il pubblico la passione per l’arte della musica che è anche il loro mestiere, in una forma, quella del dialogo, ideale per avvicinare curiosi e appassionati agli argomenti proposti. 
Primo appuntamento
“Chi ha paura della nuova musica, che poi così nuova non è…? 1. La rivoluzione del Novecento”.
domenica 20 dicembre / h 17 / online
profilo Twitch della WKO (www.twitch.tv/wunderkammerorchestra)
In passato la musica moderna (o contemporanea) era quella che si ascoltava, ora il pubblico percepisce come nuove opere scritte cent’anni prima. È un fenomeno bizzarro, mai accaduto prima dell’epoca in cui viviamo.
Perché si definisce “contemporanea” la musica di un secolo fa e perché dopo un secolo questa musica non è ancora entrata pienamente nella confidenza del pubblico? Perché è ancora vista come un qualcosa di incomprensibile e “nuovo”?
Totaro e Marzocchi cercheranno di fare un po’ di luce in proposito, anche con esempi al pianoforte.

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