Le uova di cioccolato solidali de l’Africa Chiama per avvicinare gli anziani alle proprie famiglie

Il Comune di Fano ha messo in relazione i circoli ricreativi e la onlus fanese per un gesto di solidarietà dal triplice valore

Un gesto di solidarietà dal triplice valore. Come ogni anno nel periodo di Pasqua, la onlus L’Africa Chiama ha organizzato la vendita delle uova di cioccolato solidali allo scopo di raccogliere fondi per un progetto in essere, che nello specifico quest’anno è il centro di Maternità “Shalom” in Zambia, per cui a fine 2019 il Comune ha stanziato 4.000,00€ mettendo in campo anche opere di sensibilizzazione finalizzate a raccolte fondi.

In corso d’opera però, a causa del dilagare anche in Italia del Coronavirus, l’associazione ha deciso di ampliare l’iniziativa con la possibilità di acquistare le uova per il personale sanitario del Santa Croce, dando così all’acquisto una duplice finalità: aiutare il progetto in Zambia a concretizzarsi e donare un sorriso a chi, tutti i giorni, in prima linea si batte per salvaguardare la salute di tutti noi.

In questa lodevole iniziativa si è inserito nei giorni scorsi il Comune di Fano attraverso l’assessorato al Welfare di Comunità che ha deciso di coinvolgere i centri anziani presenti sul territorio.

“Il doppio valore solidale e umano del progetto – spiega l’assessore Dimitri Tinti – abbiamo deciso di farlo diventare triplo chiamando a raccolta tutti i centri anziani e circoli ricreativi del Comune, valore aggiunto per la città e che in questo periodo, come tutti noi, soffrono delle limitazioni e delle chiusure imposte dalle misure restrittive. Molti anziani, ormai da settimane, non vedono i loro cari e non lo faranno nemmeno per Pasqua ma possono dimostrare loro affetto magari facendogli arrivare a casa delle belle e buone uova di cioccolato”.

I centri anziani che hanno aderito sono stati messi in contatto dal Comune con i responsabili de l’Africa Chiama che questa mattina hanno consegnato le uova che poi, grazie ai volontari, saranno distribuiti alle famiglie indicate da ciascun circolo ricreativo o, in qualche caso, per volontà del circolo stesso, agli ospedali. In totale sono state circa 50 le uova acquistate dai circoli per un valore complessivo di circa 600 euro.

“Le relazioni sociali si basano sul contatto – conclude l’assessore – e in questo periodo, pur non potendolo fare fisicamente, come assessorato abbiamo continuato a far sentire la nostra vicinanza alle fasce più deboli. Per quanto riguarda gli anziani, ad esempio, periodicamente il personale dell’assessorato telefona ai presidenti dei 20 circoli ricreativi comunali per portare il saluto dell’amministrazione e per capire se ci sono esigenze particolari. Un modo questo per mantenere il contatto nonostante la situazione particolare che stiamo vivendo”.

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