LETTERA DEL SINDACO ALLA REGIONE MARCHE PER IL CENTRO ALZHEIMER MARGHERITA

Al Presidente della Regione Marche

Ai Consiglieri della Regione Marche

eletti nella Provincia di Pesaro e Urbino

La toccante e coraggiosa intervista rilasciata dal Dott. Pierboni sulla mancata riapertura del centro Alzheimer Margherita di Fano ha riportato all’attenzione della cronaca la drammatica situazione dei pazienti dei centri diurni che, a seguito della pandemia COVID19, sono stati costretti a restare tra le quattro mura domestiche. Uno squarcio disperato sulla condizione familiare di chi deve assistere questi pazienti, che offre una cruda e angosciante testimonianza sulla condizione emotiva e psicologica dei familiari, i quali sono chiamati a svolgere un immane e gravoso lavoro di contenimento e di assistenza che erode inesorabilmente forze fisiche, risorse economiche, morale, e rischiano a loro volta, in questo stato, di avvicinarsi progressivamente all’orlo dell’abisso invisibile della depressione. L’appello del Dott. Pierboni, visibilmente afflitto e amareggiato, per riaprire questo centro di eccellenza regionale non può restare inascoltato. La chiusura del centro diurno ha fatto sì che l’accudimento dei pazienti gravi sia tuttora interamente a carico dei propri familiari che, senza quelle poche ore di relax, non riescono a recuperare le energie fisiche ed emotive per sostenere i pazienti, con il rischio dell’aumento di disturbi comportamentali non solo nel paziente ma anche nel familiare stesso. Il centro diurno resta dunque una risposta necessaria per questi malati, per il loro benessere, e in alcuni casi rappresenta la loro sopravvivenza. Non si tratta di esprimere una retorica solidarietà di circostanza ma di corrispondere con tempestività ad una situazione via via sempre più degradata e ingestibile, che i soli familiari, unico vero pilastro in questa emergenza, non riescono più a sostenere. Solo chi ha avuto o ha i suoi affetti più cari colpiti da questa malattia può comprendere appieno il significato della situazione in cui si trova il Dott. Pierboni, diventato in questo frangente il simbolico rappresentante delle tante sofferenze attualmente murate nei confini familiari. In questo tunnel senza luce occorre riaccendere quanto prima il chiarore della solidarietà e riacquistare l’incisività dell’azione amministrativa che sembra aver dimenticato i centri diurni. Pertanto, anche per l’esperienza personale di chi vede un proprio caro degradare implacabilmente a seguito della malattia, faccio mia l’istanza del concittadino richiamando l’urgenza della vostra attenzione. Certamente le regole di conduzione imposte dalla pandemia non rendono agevole il ripristino della piena funzionalità del centro Margherita, ma vanno trovate assolutamente le modalità e le risorse necessarie per consentire quanto prima il riavvio della struttura. Il duro richiamo del Dott. Pierboni alla politica è un monito per tutti. Come Amministratori Pubblici, ad ogni livello, indipendentemente dai limiti delle nostre attribuzioni, non possiamo sfuggire a questa responsabilità. Se occorre modificare la convenzione o intervenire sul protocollo: facciamolo. Se occorre trovare più risorse: troviamole. In ogni esperienza amministrativa a volte si sono trovate per tutt’altro tipo di eventi! Non possiamo disattendere questa richiesta. Ognuno è interpellato! Sig. Presidente, Sig.rri Consiglieri come Sindaco della città di Fano invoco e richiamo la vs attenzione per una immediata iniziativa. E’ stato già accumulato troppo ritardo.

Il Sindaco Massimo Seri

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