L’INTERA PROVINCIA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA

Il presidente della Provincia promotore insieme a Ricci e Gambini del primo incontro che vedrà Comuni, stituzioni culturali, associazioni di categoria lavorare insieme per un unico obiettivo

“Capitale europea della cultura 2033”, una candidatura dell’intera provincia. Paolini: “Tutti insieme progetteremo qualcosa di grande”

L’intera provincia di Pesaro e Urbino coinvolta nella candidatura a “Capitale europea della Cultura 2033”, con il traino delle due città co-capoluogo Pesaro e Urbino, entrambe città Unesco, ma con tutti i Comuni uniti in una sfida che intende aggregare istituzioni culturali, Università, mondo della scuola, forze economiche, associazioni di categoria, Fondazioni, facendo diventare “corale” la voce del territorio e delle sue tante eccellenze. L’incontro svoltosi oggi nella sala “Pierangeli” della Provincia, promosso dal presidente Giuseppe Paolini e dai sindaci di Pesaro Matteo Ricci e di Urbino Maurizio Gambini, ha visto una larga partecipazione di sindaci, e non solo, ed ha rappresentato, come evidenziato dal moderatore Marco Perugini, presidente del Consiglio comunale di Pesaro, “il punto di partenza di una vera e propria start – up che vedrà a breve la costituzione di un Comitato organizzatore, di un logo e di una strategia di marketing. 

Ringrazio il presidente della Provincia Giuseppe Paolini – ha aggiunto – per aver intrapreso questo percorso ed averlo abbracciato per tutti”. “Ho voluto gettare le basi – ha fatto eco Giuseppe Paolini – affinché tutta la provincia abbia l’orgoglio di questa candidatura che andremo a proporre. L’intero territorio ha ricchezze culturali, storiche, artistiche, enogastronomiche, dobbiamo tutti insieme progettare qualcosa di grande”.

“Siamo l’unica realtà co-capoluogo di provincia e questo può diventare un elemento di forza – ha detto il sindaco di Pesaro Matteo Ricci -. L’obiettivo è coinvolgere tutto il territorio provinciale, a partire da Fano, mettendo insieme Comuni, associazioni e tanti altri soggetti pubblici e privati, cominciando a fare rete e coinvolgendo anche la popolazione. Una delle carte vincenti di Matera 2019 è stata proprio la comunità locale, che ci ha creduto fino in fondo. Dobbiamo vivere la candidatura a Capitale europea della cultura 2033 come le Olimpiadi o l’Expo, perché può cambiare il destino di un territorio e far arrivare ingenti risorse. Per questo vanno portate avanti anche le grandi sfide infrastrutturali”.

“Dobbiamo essere compatti e uniti, senza fare passi falsi – ha esortato il sindaco di Urbino Maurizio Gambini – eliminando ogni contrapposizione tra costa ed entroterra, perché da soli non si va da nessuna parte. Insieme al sindaco di Pesaro abbiamo subito concordato sul fatto che questa non è la candidatura di Pesaro e di Urbino ma di tutto il territorio provinciale. Se in questi 13 anni che ci separano dal 2033 tutti comuni della provincia remeranno dalla stessa parte, allora potremo vincere. E se non dovessimo ottenere la candidatura, potremo dire di aver vinto ugualmente. Non dobbiamo inoltre dimenticare, oltre alla cultura, le eccellenze ambientali ed enogastronomiche di cui questa provincia è ricca”.

“Sono qui a testimoniare – ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Fano Caterina Del Bianco – quanto il rapporto di rete con Pesaro e Urbino sia stato importante in questi anni, avendo condiviso progettualità legate a significativi eventi espositivi, per i quali sono stati trovati accordi per la bigliettazione e le visite integrate. L’esperienza maturata con i grandi eventi ci permette di ragionare in modo pluriennale proiettandoci nel futuro”.

“La nostra provincia è un sistema complesso, fatto di tante identità che ognuno vuol custodire – ha detto il vice sindaco di Urbino Roberto Cioppi – ma quei territori che hanno avuto maggiore successo sono quelli che hanno fatto comunità, pensiamo al Trentino, a Matera, alla Puglia. Dobbiamo essere bravi ad avere una modalità aperta, facendo anche capire agli imprenditori che questa non è una sfida solo per il pubblico ma anche per il privato e che investire su questo progetto è un’opportunità”.

“Condividere questa sfida e questo percorso – ha evidenziato il vice sindaco di Pesaro e assessore alla Cultura Daniele Vimini – è un grande salto culturale. Non c’è un comune davanti all’altro ma l’idea di far crescere l’intero territorio provinciale. Abbiamo avuto la fortuna di poter legare tanti anniversari: Rossini, Raffaello, Leonardo da Vinci collegato a Vitruvio, abbiamo condizioni di partenza su base provinciale inimmaginabili fino a 5-6 anni fa. La candidatura verrà declinata sia dal punto di vista del patrimonio documentabile che dal punto di vista della creatività. In tal senso, possono essere per noi un faro i 7 ambiti individuati dall’Unesco: design, artigianato, musica, letteratura, cinema, audiovisivo, gastronomia”.

Numerosi gli interventi, tutti in appoggio alla candidatura: dal rappresentante dell’Università di Urbino Flavio Musso (che ha evidenziato l’adesione dell’ateneo urbinate al progetto, esprimendo “apprezzamento per la visione lungimirante”) al vice presidente della Camera di Commercio delle Marche e presidente pro tempore del Conservatorio Rossini di Pesaro Salvatore Giordano (che ha ricordato come la presenza nella nostra provincia dell’Accademia delle Belle Arti, dell’Isia e del Conservatorio le attribuiscano una leadership nel sistema dell’alta formazione ed un ulteriore punto di forza), dal direttore della Confcommercio Pesaro e Urbino Amerigo Varotti (che ha sottolineato come questa unione di forze potrà aiutare anche a vincere altre battaglie, invitando poi a coinvolgere nella candidatura grandi nomi della cultura) al sindaco di Cantiano Alessandro Piccini (che ha apprezzato l’idea di un territorio proposto nelle sue tante sfaccettature), dal sindaco di Mondolfo Nicola Barbieri (che ha ringraziato Paolini, Gambini e Ricci “per questa idea importante che rilancerà la provincia a livello nazionale” invitando a coinvolgere anche la “rete” dei borghi più belli d’Italia di cui fanno parte numerosi comuni del territorio provinciale) all’assessore alla Cultura del Comune di Fossombrone Gloria Mei (che ha sottolineato l’importanza di un lavoro di squadra e ricordato come il proprio comune abbia un Parco archeologico e 5 strutture museali), al consigliere provinciale Giacomo Toccaceli (il quale ha auspicato che la candidatura possa essere da stimolo per tanti giovani a restare in questo territorio) alla rappresentante dell’associazione “ArsMusica” Giovanna Maria Calapai Giordano (che ha ricordato due figure importanti come Renata Tebaldi e Mario Del Monaco, da non dimenticare nella promozione del territorio).

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