“LO SPAZIO IN ASCOLTO”: LA VOCE DELLA SCULTURA

Performance di arte musica e danza  Installazione sonora della Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro

Seconda tappa del progetto pluriennale di WKO e Archivio Loreno Sguanci Sabato 20 agosto alle 6.00, Piazzale della Libertà, Pesaro

Sabato 20 agosto alle 6.00 del mattino (accesso libero) in Piazzale della Libertà a Pesaro torna con un suggestivo appuntamento al sorgere del soleLO SPAZIO IN ASCOLTO. La voce della scultura”, progetto pluriennale di WunderKammer Orchestra (WKO) e Archivio Loreno Sguanci, che pone l’attenzione sulle opere d’arte en plein air che arricchiscono la geografia culturale della città. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Pesaro, Assessorato alla Bellezza, il contributo di Sistemi Klein (main sponsor), Banca Popolare Valconca, e la collaborazione di Ceramiche Bucci, Giardino di Santa Maria, UP Studio.

Protagonista della seconda edizione è una delle sculture simbolo di Pesaro: la SFERA GRANDE di Arnaldo Pomodoro. L’idea è il dialogo tra differenti linguaggi che va a costruire una performance in cui musica, danza e scultura entrano in simbiotica interazione. Numerosi gli artisti coinvolti: sette musicisti del collettivo bolognese WunderKammer – Camerata degli Ammutinati, che opera all’interno della Divisione Progetti Sperimentali della WKO, e due danzatori della Divisione Danza WKO-ADA.

Il compositore cui è stato affidato il compito di creare una partitura sulla Sfera Grande è un giovane e promettente ‘cervello in fuga’, Federico Pozzer, di cui verranno eseguite, in prima assoluta, “Dieci Istruzioni di Arnaldo Pomodoro” per elettronica e ensemble. La partitura è più simile ad uno ‘script’ o ad una sceneggiatura che ad una partitura tradizionale con le note sul pentagramma e sarà la voce dello scultore stesso a determinare i gesti degli esecutori.

La parte strumentale è affidata ai giovani musicisti della WunderKammer – Camerata degli Ammutinati, un collettivo di musicisti specializzati nella musica del presente il cui scopo è diffondere la musica contemporanea, ricostituendo il compromesso legame tra compositore e pubblico, tra arte e società. L’organico è costituito da Marta Cappetta viola, Paolo Corrado violoncello, Damiano Silvagni contrabbasso, Paolo Pasciucco flauto, Caroline Halleck sassofono, Gianmarco Petrucci percussioni; dirige Mattia Dattolo.

La parte elettronica è realizzata dal LEMS – Laboratorio Elettronico di Musica Sperimentale del Conservatorio Rossini di Pesaro. Gli autori sono due studenti, Francesco Coen e Lorenzo Maldolesi, coordinati dal docente Nicola Casetta. Per la parte elettronica sono stati usati dei software creati da Carmine Emanuele Cella, matematico e compositore marchigiano, ricercatore e sperimentatore nei rapporti tra la matematica e la musica, docente di Musica e Tecnologia presso il CNMAT (Center for New Music and Audio Technologies) dell’Università della California a Berkeley.

Federico Pozzer attualmente vive e lavora a Berlino dopo essere stato in Olanda e a Londra per studiare con Scott Mc Laughlin. L’estetica e la ricerca di Pozzer sono attualmente incentrate sull’esplorazione del respiro come mezzo compositivo per raggiungere situazioni svincolate dal controllo del compositore e dei musicisti stessi, quasi una negazione del compositore.

Completano la performance due danzatori, Bruna Gondoni e Marco Bendoni, artisti operanti a livello internazionale e anima della Divisione Danza WKO-ADA, che interagiranno con i suoni elettronici e strumentali e con la scultura stessa. Anche al pubblico è affidata una parte da protagonista: coinvolti direttamente dagli esecutori, gli spettatori avranno un ruolo attivo e creativo che determinerà ulteriormente la composizione.

Potrebbero interessarti anche...