NARRAZIONI IN JAZZ (al tempo del virus) #2

#iorestoacasa, ascolto jazz e leggo. 

I brani sono scelti da Adriano Pedini (Direttore Artistico Fano Jazz Network), le letture abbinate selezionate da Maura Maioli (Direttrice artistica di PremioeGiornate Di Letteraria).

In questi interminabili giorni di #iorestoacasa, è inevitabile che i nostri pensieri, le nostre domande siano sempre le stesse, sempre uguali e non è difficile sapere quali sono, in più il bollettino giornaliero dei contagiati e dei morti, non ci distoglie un attimo da questo scenario inquietante. 

Sentiamo intorno a noi crescere la paura l’angoscia dell’oggi e l’incertezza per il domani. 

È certo che occorre reagire a questo stato di cose, con tutti gli strumenti che possiamo mettere in campo. 

Noi che operiamo nel campo della cultura, mentre siamo preoccupati per il futuro delle nostre attività (Festival, Rassegne ecc.) ci siamo posti anche la domanda di cosa fare, di cosa proporre in questo tempo sospeso. 

Leggere e ascoltare musica senza l’assillo del tempo che scorre, potrebbe aiutarci a rendere meno pesante il nostro quotidiano? Potrebbe essere un po’ di ossigeno per le nostre menti intossicate da questo malefico Covid-19? 

Noi crediamo di sì naturalmente, e allora ecco la nostra proposta: Narrazioni in jazz: semplici suggerimenti, per l’ascolto di musiche jazz accostate alla lettura di testi. 

Poiché caos è signore di questi giorni – smarriti come siamo, brancolanti come ci muoviamo, incerti del futuro – il criterio di scelta non poteva che essere la totale arbitrarietà. 

 BILL EVANS 

“Peace Piece” (1958) 

https://youtu.be/Nv2GgV34qIg 

Una delle più belle e suggestive improvvisazioni di piano solista mai registrate. 

Evans evoca la sensazione di essere solo nella canzone e ha ricordato che un fan adolescente ha detto che quando l’ha ascoltato per la prima volta “si sentiva come se fosse completamente solo a New York”. Evans aveva molte richieste di suonare il pezzo dal vivo nei suoi ultimi anni, ma ha rifiutato perché credeva che la composizione avrebbe perso il suo valore e significato in quanto era stata solo fonte d’ispirazione al momento. 

CORMAC McCARTHY 

“La strada” 

Il primo romanzo è del più grande scrittore americano vivente, Cormac McCarthy. Di McCarthy potreste leggere qualsiasi cosa ma La strada mi pare più adatto al momento e non perché i più lo definirebbero apocalittico. Il fatto è che c’è un padre con un figlio, in viaggio verso l’oceano dove forse la vita può ricominciare, che tiene accesa una lampada … 

McCarthy è molto schivo, pochissime le interviste reperibili in rete, allora godetevi quanto racconta Viggo Mortensen, straordinario interprete del film tratto dal romanzo: “the frailty of everything reveals at last … having each other and being alive is everything”. 

https://www.youtube.com/watch?v=yGiDOAMDFJM 

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