NUBYA GARCIA A FANO JAZZ BY THE SEA: UN CALORE CARICO DI GROOVE

Martedì 26 luglio, la XXX edizione di Fano Jazz By The Sea, dopo Shabaka Hutchings e i suoi Sons of Kemet, accende di nuovo i riflettori su un esponente di punta dell’attuale, vivacissima scena jazzistica britannica: la sassofonista Nubya Garcia.

Con lei, sul Main Stage della Rocca Malatestiana (ore 21.15) ci saranno il pianista Alastair MacSween, il bassista Daniel Casimir e il batterista Sam Jones.

Di rilievo, nell’arco della stessa giornata, anche la solo performance Resist/Evolve del sassofonista Dan Kinzelman, primo appuntamento della sezione Exodus, Gli Echi della Migrazione, previsto alla Pinacoteca San Domenico (ore 18.30; ingresso 2 Euro). A seguire, al Jazz Village, a ingresso gratuito, l’Orchestra Mosaico (ore 19.30) e, infine, per Cosmic Journey il duo Ho una barca (ore 23.00).

Nubya Garcia ph: Adama Jalloh

Nubya Garcia è uno dei nomi di punta della nuova scena del British Jazz. Londinese di nascita, di origini afro-caraibiche, si è messa in luce suonando con Congo Natty, Outlook Orchestra, accanto a leggende come Horace Andy e Sister Sledge e come componente degli ensemble Nérija e Maisha.

La sua musica è il frutto delle diverse influenze urbane londinesi: un mix sonoro che la sta facendo apprezzare dal pubblico giovanile, soprattutto quello più incline alle nuove sonorità. Il suo esordio discografico, l’EP Nubya’s 5ive, risale al 2017, mentre il primo vero album, Source, è del 2020. Numerosi i riconoscimenti conquistati sul campo: Steve Reid Innovation Award, Jazz FM Awards e South Bank Sky Awards, tutti nel 2018; Parliamentary Jazz Awards (2021), più innumerevoli nomination, tra cui spicca quella al Mercury Prize 2021. Sempre nel 2021 ha debuttato ai BBC Proms, suonando alla Royal Albert Hall.

Dal vivo, Nubya Garcia e la sua band emanano un calore carico di groove che ha fatto furore nelle migliori location londinesi, dal celebre Ronnie Scott’s al Jazz Café e al Total Refreshment Center, e che si sta rapidamente diffondendo in tutta Europa.

Dan Kinzelman ph: Luciano Rossetti

Ideatore di svariati progetti di spiccata originalità, il sassofonista statunitense, ma da anni residente in Italia, Dan Kinzelman si cimenta con Resist/Evolve in un’autentica prova di resistenza fisica: tramite l’impiego di speciali tecniche di respirazione, Dan Kinzelman crea paesaggi sonori ininterrotti e improvvisati, basati sulle frequenze contenute in una singola nota di sassofono. Durante i primi dieci minuti della performance, il sassofonista si avvicina ai suoi limiti fisici, che successivamente tenterà di mantenere, cercando un equilibrio tra le regole che ha predisposto, la sua capacità di concentrazione e le capacità fisiche del suo corpo nell’interazione con lo strumento. Il suono viene interrotto solo quando questo equilibrio non può più essere sostenuto. In altre parole, Resist/Evolve è un’esperienza di ascolto unica, ogni volta differente.

Diretta dal sassofonista Jean Gambini, l’Orchestra Mosaico nasce dalla volontà di un gruppo di musicisti che hanno seguito percorsi diversi di formazione in Italia e all’estero e sono attivi in compagini musicali che vanno dalle big band alle orchestre sinfoniche, da formazioni cameristiche a gruppi di musica popolare e di ricerca. Orchestra Mosaico è uno spazio di ricerca per l’insegnamento e l’apprendimento della musica, “giocando-suonando” con l’improvvisazione ed i linguaggi musicali che stanno alla base di tutta la musica contemporanea.

Orchestra Mosaico ph: Andrea Rotili

Nel 2015 inizia un percorso sperimentale d’orchestra con bambini dai 6 ai 12 anni: l’anno dopo avviene l’incontro decisivo con Fano Jazz Network in occasione di un concerto tenutosi presso il Teatro di Cagli. Nel 2017 si svolgono i primi workshop all’interno del festival Fano Jazz By The Sea e la creazione di un Campus Musicale. Lo scorso anno, l’Orchestra Mosaico è stata coinvolta dalla cantante cubana Ylian Canizares che l’ha voluta accanto a sé a conclusione del suo concerto alla Rocca Malatestiana.

Ho una Barca, sigla dietro la quale si celano Tommaso Esposito e Davide Broggini, nasce nel 2019: il duo si dedica subito all’improvvisazione e all’esplorazione musicale, dividendo il lavoro in due filoni, la performance dal vivo e il lavoro in studio. Per quanto riguarda l’aspetto performativo, uno dei due musicisti, Tommaso Esposito, suona le tastiere e il pianoforte, manipolandone il suono con l’ausilio di pedali ed effetti di vario tipo (riverberi, micro looper, delay), mentre il suo sodale suona la batteria, le percussioni e – occasionalmente – i sintetizzatori. In studio, invece, tutti e due sono appassionati di field recording, fanno pratica con l’utilizzo dei software per registrare e creare musica.

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