Pari opportunità, la sociolinguista Vera Gheno: «Le parole non sono accessorio, serve consapevolezza» 

Presentato il ‘Prontuario per un linguaggio che valorizza le differenze’: è rivolto al personale della Provincia «ma si apre anche alla società civile»

«Nella società della comunicazione le parole non sono irrilevanti. Il documento realizzato dalla Provincia è uno snodo essenziale per contribuire al cambiamento di prospettiva nella relazione tra i generi di cui oggi abbiamo molto bisogno». Lo ha detto la sociolinguista e scrittrice Vera Gheno alla presentazione del ‘Prontuario per un linguaggio che valorizza le differenze’, realizzato dall’Ente di via Gramsci in collaborazione con Creo. Un testo che guarda al «contrasto degli stereotipi» e alla «promozione dell’uso di un linguaggio più inclusivo e rispettoso del genere». «Serve consapevolezza, ovvero conoscenza delle parole utilizzate. Unita alla responsabilità, perché i termini usati producono conseguenze. Troppo spesso non è così: nei gorghi comunicativi odierni le persone usano parole con troppa nonchalance. Senza rendersi conto che non sono un accessorio della realtà», ha rimarcato la scrittrice. Il Prontuario contiene riferimenti normativi, glossario e bibliografia. E’ rivolto al personale dell’Ente ma si apre alla «società civile» e «alle altre amministrazioni pubbliche interessate». Sono intervenuti la vicaria del prefetto Beatrice Mariano, il presidente Giuseppe Paolini, il direttore generale Marco Domenicucci, la consigliera provinciale con delega alle pari opportunità Chiara Panicali, la consigliera di parità provinciale di Pesaro e Urbino Romina Pierantoni, la co-founder Creo e docente di People Empowerment e Team Building dell’università degli Studi internazionali di Roma Marzia Martino. Unanimità nel fronte comune: «Anche con il linguaggio si possono cambiare abitudini e atteggiamenti, combattendo le forme di discriminazione».

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