PIANO SOCIALE, I SINDACI DELL’ATS 6 CONTRO SINDACATI: “PERSA UN’OCCASIONE DI CONFRONTO, NO A COMPORTAMENTI IRRESPONSABILI E STRUMENTALI”

I sindaci dell’ATS 6 e il Presidente Dimitri Tinti sono sconcertati e molto delusi dall’atteggiamento di scontro assunto dalle 3 sigle sindacali, che durante il tavolo di confronto sul Piano Sociale hanno prima letto una nota polemica e poi hanno immediatamente abbandonato l’incontro. 

“Sembra che in questo territorio – evidenziano Tinti e i sindaci dell’ATS 6 – i rappresentanti delle organizzazioni sindacali abbiano ormai deciso di cedere a chi predilige comportamenti più intransigenti e capricciosi. Abbandonare il confronto ritenendo ‘inutile’ e ‘non più opportuno continuare a partecipare’ è una scelta incomprensibile – evidenziano Tinti e i sindaci dell’ATS 6 – e dispiace dirlo, vista l’importanza che abbiamo sempre riconosciuto ai sindacati, denota un atteggiamento irresponsabile e strumentale che non giova a nessuno in questa fase complessa in cui ogni soggetto, per il ruolo che riveste, può portare il proprio contributo per la ridefinizione del welfare territoriale”

Il disegno partecipativo per il confronto sul Piano Sociale Territoriale, con la relativa articolazione dei tavoli, era stato anticipato ai sindacati e al terzo settore a fine settembre 2021, poi a fine anno è stato comunicato alla Regione e, il 14 gennaio scorso, approvato all’unanimità dai Sindaci dell’Ambito 6.

“In virtù’ del ‘ruolo di rappresentanza collettiva e generale’ che le stesse organizzazioni sindacali dichiarano di ricoprire, infatti, abbiamo istituito – ribadiscono i sindaci – un tavolo a loro dedicato, trasversale perché affronta tutti gli aspetti del piano sociale e non solo quello strategico sul ‘rafforzamento della gestione associata dei servizi’. Al contrario di quanto hanno affermato, li abbiamo considerati come interlocutori privilegiati con una visione ampia sui temi e le dinamiche sociali, tanto più che li abbiamo coinvolti anche sulle progettualità nell’ambito del PNRR.”

“Come preannunciato nell’incontro di due settimane prima, la riunione odierna si sarebbe concentrata sui temi legati all’assetto del personale e della gestione finanziaria dei possibili modelli di governance dell’Ambito – precisano i sindaci – e ritenevamo prezioso il contributo delle organizzazioni sindacali per fornire elementi utili ad orientare una possibile scelta. Elementi sono comunque emersi grazie alla presenza dei referenti del Terzo Settore rimasti a partecipare al tavolo”.

Il Presidente Tinti insieme ai primi cittadini dell’ATS 6 ribadisce: “Abbiamo mantenuto fede all’impegno assunto negli incontri che si erano svolti nella primavera del 2021 con la presenza delle segreterie sindacali, sia quelle provinciali sia quelle di comparto degli Enti Locali. Sarebbe stata questa, pertanto, l’occasione per affrontare le questioni legate al personale ed alla sostenibilità economico-finanziaria del nuovo modello di Ambito.”

Con rammarico i sindaci constatano che “è stata persa un’occasione preziosa per costruire insieme una risposta innovativa e sostenibile alle esigenze sempre più complesse ed urgenti dei territori, di cui gli stessi sindacati si dichiarano ‘testimoni diretti autorevoli e portatori di bisogni reali e concreti’, per la costruzione di un sistema di welfare capace di fornire risposte adeguate e capillari.”

“Come già più volte annunciato, dopo le due fasi di vivace e partecipata consultazione nei 7 tavoli tematici con circa 60 operatori del Terzo Settore, – sottolineano con soddisfazione i sindaci – dalla prossima settimana si proseguirà con ulteriori momenti di confronto sulla bozza del Piano Sociale in riferimento a tutti i temi trattati nei singoli tavoli, con l’obiettivo di ottenere ulteriori contributi, prima dell’approvazione finale da parte del Comitato dei Sindaci”

“Tutto ciò conferma che nessun soggetto è stato escluso dal percorso di confronto – concludono i sindaci dell’ATS 6 – in particolare non ci pare manchino le occasioni di ascolto con le organizzazioni sindacali su tutti gli aspetti della pianificazione sociale territoriale. Auspichiamo, pertanto, che torni a prevalere senso di responsabilità e maggior disponibilità al fine di poter ancora contare sul loro apporto nei prossimi incontri”

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