PLAY-OUT PER L’ALMA COL RAVENNA? GABELLINI NON CI STA E SERI LO SPALLEGGIA

Un play-out in gara secca, da disputare il 28 giugno contro il Ravenna. Toccherebbe questo all’Alma, applicando alla specifica situazione dei granata la proposta che il numero uno della Lega Pro Francesco Ghirelli dovrebbe porre sul tavolo del prossimo Consiglio Federale della Figc in agenda l’8 giugno. E’ quanto emerso dall’ultimo Consiglio Direttivo di Lega Pro, con una mozione passata a dispetto di 3 voti contrari su 9 aventi diritto compresi lo stesso Ghirelli ed i suoi vice Cristiana Capotondi e Jacopo Tognon. Uno degli oppositori di questa linea è stato proprio il presidente ravennate Brunelli, consigliere assieme ai colleghi Andreoletti dell’Albinoleffe, Caiata del Potenza, Marino dell’Olbia, Noto del Catanzaro e Tagliagambe del Pontedera. Se ne avesse fatto parte avrebbe espresso parere contrario pure il patron fanese Claudio Gabellini, che ha comunque espresso la propria posizione attraverso un duro comunicato stampa. <Con 11 partite ancora da giocare e con le quali avremmo potuto giocarci la salvezza diretta – si legge nella sua nota – ci vediamo costretti a subire una sorta di ricatto che impone le regole: o giochi i playout o retrocessione diretta. Accantonati tutti i problemi, anche quelli più importanti e delicati come la difficoltà oggettiva nell’applicazione dei protocolli sanitari per la ripresa degli allenamenti, più volte sottolineata non solo da noi presidenti, dagli addetti ai lavori e dai medici sociali, ma anche dal prof. Castellacci, che ha definito in termini chiari ed assoluti l’impraticabilità di tutte le prescrizioni in essi contenuti che comporterebbero un esborso di ben 150 mila euro. Una cifra abnorme per chi, come noi dell’Alma, dovremmo giocare due o addirittura una sola partita, una “soluzione finale” inaccettabile ma che non ci lascia scampo! Meraviglia molto che il presidente della Figc Gravina, che è stato alla guida della serie C, lo stesso che ha voluto l’ha voluta a 60 squadre, e che conosce benissimo in quali condizioni economiche versiamo un po’ tutti, tra gli introiti miseri dei diritti televisivi, delle sponsorizzazioni sempre più stringate e degli incassi dei botteghini che non riescono nemmeno più a coprire le spese per la “sicurezza”, abbia poi avallato questa scelta. La mia opinione è stata sempre chiara, in particolare sull’impossibilità nel poter continuare il campionato per causa di forza “straordinariamente maggiore” ed in linea con quanto indicato dall’Assemblea di Lega Pro. Questa decisione ritengo sia una violazione del nostro diritto principale ad effettuare un torneo completo oppure di trovare insieme, ragionevolmente, una situazione conclusiva che salvaguardi gli interessi di tutti i partecipanti. Il Covid19 è stato qualcosa di inaspettato e non imputabile a nessuno, ma, come al solito, a Roma dettano delle regole assurde, tra le quali il veto ai ricorsi alla Figc ed al Coni; come dire, hanno preparato e servito la polpetta avvelenata. E’ arrivato il momento di dire basta! Non si può cedere a queste imposizioni! Questo non è calcio, ma solo il terreno di scontro tra poteri forti che vogliono prevalere l’uno sull’altro. E questa è la sportività del sistema??>. L’Alma si è anche mossa, assieme a Bisceglie, Carpi, Gozzano, Imolese, Monopoli, Pontedera, Pro Vercelli, Rende, Rieti, Rimini e Vibonese, per richiedere la convocazione immediata di una nuova Assemblea di Lega Pro per discutere le decisioni del suddetto Consiglio Direttivo. Al fianco di Gabellini e dell’Alma si è frattanto schierato il sindaco di Fano Massimo Seri, perorando la causa granata. <Il fatto che la Lega Pro possa chiudersi con una partita secca mi lascia molto perplesso – è il pensiero del primo cittadino fanese – Trovo infatti penalizzante la decisione di doversi giocare le sorti di una stagione, per non dire il destino del club, in una gara unica. La definirei una vera e propria ingiustizia, che non tiene conto minimamente del merito sportivo considerando che, nel caso dell’Alma, da calendario originale resterebbero 11 incontri da affrontare con ben 33 punti in palio. Il Consiglio Federale della Figc deve necessariamente trovare una soluzione condivisa con i club, che, oggettivamente, non possono mettere in piedi uno sforzo organizzativo di rilevante peso economico per una sola sfida, per altro dopo un’inattività di quasi quattro mesi per via dei tragici eventi legati alla pandemia. Spero pertanto che possano esserci ancora margini per una soluzione diversa, nel rispetto di presidenti/imprenditori che con serietà e passione portano faticosamente avanti un’attività sì sportiva ma anche di grande valenza sociale, nonché delle piazze che essi rappresentano>.

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