PRESENTATA SINFONICA 3.0 PER IL TEATRO DELLA FORTUNA

Presentata la nuova edizione di Sinfonica 3.0 per il Teatro della Fortuna di Fano, organizzata dall’Orchestra Sinfonica Rossini e dalla Fondazione Teatro della Fortuna. La stagione concertistica si realizza con la collaborazione del Comune di Fano, della Banca di Credito Cooperativo di Fano, di Aset Spa e della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano a cui si aggiungono MIBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e Regione Marche.

Nella Sala Poletti del Teatro della Fortuna ne hanno annunciato i contenuti Catia Amati – presidente della Fondazione Teatro della Fortuna, Saul Salucci – presidente dell’OSR e Massimo Seri – sindaco del Comune di Fano con delega anche alla Cultura.

Presente anche il vice sindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, Daniele Vimini. La stagione, infatti, prevede contenuti artistici sviluppati nei teatri di Fano e Pesaro.

Hanno, inoltre, partecipato virtualmente: il direttore artistico dell’OSR, Daniele Agiman; la soprano Marta Torbidoni e la bacchetta Nikolas Nägele.

Novità nella formula della stagione con la modalità di fruizione in streaming fino a quando non sarà possibile in presenza e nell’ottica di un arricchimento dell’offerta contenutistica, ogni appuntamento verrà introdotto dal collaudato format di Tracce di…, a cura di Maria Chiara Mazzi e Paolo Rosetti rispettivamente referente musicologica e segretario artistico di OSR. In onda 15 minuti prima dell’inizio di ogni concerto, Tracce di… nasce per stuzzicare la curiosità degli spettatori su quello che andranno di lì a poco ad ascoltare e aspira ad aiutare l’avvicinamento di un pubblico sempre più vasto alla grande musica.

Quattro gli appuntamenti in cartellone da febbraio ad aprile, mentre per il futuro si sta lavorando su più fronti per essere pronti non appena i teatri potranno riaprire.

Dal punto di vista artistico, la stagione sarà ricca di contenuti che spazieranno dalla celebrazione degli anniversari del 700° della morte di Dante, del 250° del primo viaggio di Mozart in Italia (dicembre 1769 – marzo 1771) e del 200° della morte di Napoleone, alla valorizzazione di un grande bene cittadino, il Carnevale, al grande repertorio con musiche di Mozart, Beethoven, Stravinskij ed Elgar.

Si parte, sabato 13 febbraio, con OUVERTURE DI CARNEVALE, un concerto organizzato in collaborazione con l’Ente Carnevalesca fanese nell’ambito degli appuntamenti del Carnevale 2021 che sarà dedicato a Dante nell’anno del 700esimo anniversario della morte del sommo poeta. Sarà, quindi, proprio un omaggio a Dante e al Carnevale il fil rouge della serata. In particolare, verranno recitati da Pietro Conversano i versi del 5° canto del Purgatorio con l’accompagnamento al violoncello di Jacopo Matia Mariotti sulle note della Fantasia gregoriana dello stesso Mariotti e in omaggio al Carnevale l’OSR, diretta da Nicolas Nägele, eseguirà la suite dal balletto Pulcinella di Igor Stravinskij. Nato in modo totalmente casuale, questo balletto rappresenta una pietra miliare non solo nell’arte di Stravinskij ma in tutta la musica del ventesimo secolo. Si narra che Diaghilev, geniale impresario dei “Ballets russes”, propose al compositore russo di lavorare su alcune musiche di Pergolesi, o a lui erroneamente attribuite, affinché ne ricavasse un balletto su una trama ispirata ad un canovaccio napoletano del 1700. Stravinskij non stravolse il lavoro di Pergolesi ma con pochi sapienti tocchi riuscì a dare un’impronta assolutamente personale. Il risultato finale fu un entusiasmante gioco di scambi e di rimandi che stimola l’ascoltatore a trasformarsi in un piccolo Sherlock Holmes cercando di capire a chi attribuire la paternità di ciò che si sta ascoltando. A completare il programma, la Serenata per archi, op. 20, di Elgar, un piccolo gioiello, che in soli 12 minuti riesce ad evocare, in una straordinaria tavolozza di colori, le alterne emozioni che caratterizzano la vita, così come, da un punto di vista storico e religioso, il Carnevale rappresenta un momento di alternanza, in cui il periodo di festa, che simboleggia il rinnovamento durante il quale il caos sostituisce l’ordine costituito, permette con il suo esaurirsi il riemergere di un nuovo ordine rinnovato e garantito per un ciclo valido fino all’inizio del carnevale seguente.

Si prosegue il 14 marzo con NAPOLEONE 1821-2021. Nell’anno del 200° anniversario della morte di Napoleone Bonaparte, la Rossini dedica un appuntamento con la musica di quel periodo storico proponendo il Settimino in mi bemolle maggiore, op. 20, di Ludwig van Beethoven. Fra tutte le sue composizioni, il Settimino è forse il lavoro più compiuto e perfetto del Beethoven che potremmo definire “settecentesco”, aggettivo che va inteso in termini di canoni estetici. Si tratta, infatti, di un brano che risponde in pieno a tutti i criteri della musica di intrattenimento dell’epoca e che ebbe da subito uno straordinario successo che però, nel tempo, venne vissuto dal suo autore sempre più con insofferenza. D’altro canto, non c’è da stupirsi che l’autore di pagine rivoluzionarie, che avevano aperto nuove prospettive alla creazione musicale e che venivano accolte con scetticismo dai contemporanei, manifestasse insofferenza verso la diffusione di un’opera così legata al passato. Nonostante le insofferenze del suo autore però questa composizione rimase amatissima. Ne è testimonianza anche un passo di una novella giovanile di Wagner intitolata Una visita a Beethoven, in cui s’immagina che il protagonista, nel compiere un lungo viaggio a piedi attraverso la Germania, la Boemia e l’Austria per giungere a Vienna dove conoscere Beethoven, incontri per caso nei pressi di un piccolo borgo un gruppo di musicanti girovaghi, e si unisca a loro per suonare il Settimino.

Il terzo ed il quarto appuntamento della stagione, in programma rispettivamente il 28 marzo ed il 10 aprile, avranno al centro il tema del viaggio o meglio di Mozart in viaggio. Nel primo, IL GENIO IN VIAGGIO – Verso Parigi, ospite graditissimo sarà Alessandro Di Giacomo, giovane violinista di grande talento, che il pubblico fanese già conosce essendo stato uno dei premiati dell’edizione del 2019 del Premio Bigonzi. Avendo ospite un bravissimo violinista, la scelta del programma si è orientata verso il Concerto per violino n. 5 in la maggiore, K 219, conosciuto come “Türkish”. Datato 20 dicembre 1775, è l’ultimo concerto per violino sicuramente attribuibile a Mozart. Rispetto ai quattro concerti precedenti, il quinto è sicuramente il più elaborato e interessante soprattutto per quanto riguarda l’originalità del linguaggio, al cui riguardo, è da notare, che nel comporre per il violino il giovane Mozart si ispirò a piene mani ai modelli della tradizione italiana con i quali era venuto in contatto proprio nei suoi viaggi in Italia. Viaggiando in questo concerto, però, verso Parigi…., ecco a completare il programma, la Sinfonia n. 31 in re maggiore, K 297, detta, appunto, “Parigi”, dalla città nella quale fu scritta, ed alla cui prassi musicale Mozart guardò per la sua redazione.

IL GENIO IN VIAGGIO Viaggi austriaci chiude la stagione concertistica del 2021. Un omaggio al genio di Salisburgo attraverso le musiche composte mentre era in viaggio, questa volta, per la sua Austria. Un programma ricco di tante arie famose che saranno interpretate dal soprano Marta Torbidoni, apprezzatissima lo scorso dicembre nel Pesaro Music Awards. Avremo così la cavatina Porgi amor qualche ristoro con cui si presenta in scena La Contessa ne “Le Nozze di Figaro”. Ed ancora il recitativo e l’aria per soprano ed orchestra, K 528, Bella mia fiamma… Resta o cara, che richiede non soltanto bravura tecnica da parte dell’interprete ma anche quella passionalità capace di comunicare i sentimenti umani. E poi Come scoglio immoto resta da “Così fan tutte”, K 588, l’ultima opera buffa mozartiana. Infine, non poteva mancare una sinfonia, e quindi, ecco la Sinfonia n. 36 in do maggiore, K 425, nota come “Sinfonia di Linz”, in onore della città in cui era fissato il concerto in cui ci fu la prima e dove Mozart si trovava di passaggio durante il viaggio appunto che da Salisburgo lo avrebbe portato a Vienna. A guidare la compagine orchestrale e gli eccelsi solisti ospiti in questo bellissimo viaggio per l’Europa, passando per l’Italia e l’Austria, “in compagnia di Mozart”, il direttore artistico dell’OSR, Daniele Agiman.

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