PROSEGUONO GLI INCONTRI DEL CIRCOLO BIANCHINI

Mercoledì 6 aprile alle ore 17.00
Fano, Chiesa di Santa Maria del Gonfalone

LA CULTURA MATEMATICA DI DANTE

Vico Montebelli, Matematico e Saggista

Venerdì 8 aprile alle ore 21,15

Sala da tè L’uccellin bel verde, via Rinalducci 5

INCONTRO CON IL POETA MARCO FERRI

Per la serie Le poetesse e i poeti salutano la primavera

 Sabato 9 aprile alle ore 17.00

Fano, Chiesa di Santa Maria del Gonfalone

BISANZIO COME PORTALE DELLE STORIE: TRA VIE DELLA SETA ED EUROPA

Sergio Basso, Orientalista e Bizantinista

Ecco alcune note informative

LA CULTURA MATEMATICA DI DANTE
Vico Montebelli, Matematico e Saggista

Dante era un uomo colto, quando la cultura non era settoriale, quando non esistevano separate una cultura umanistica e una cultura scientifica come oggi. Nella Divina Commedia c’è tutta la cultura medievale: c’è la teologia, la filosofia, la politica, l’astronomia, la fisica e c’è anche la matematica. Per la matematica Dante ha una predilezione particolare, quando deve trovare una allegoria o una similitudine gli viene spontaneo ricorrere alla geometria. La sua formazione matematica avviene nell’ambito “dotto”, nelle scuole delle arti liberali, il che rende ragione del fatto che il suo approccio a tale disciplina è di tipo filosofico, pur evidenziando nelle sue numerose citazioni di teoremi una solida preparazione “tecnica”.

Vico Montebelli, è stato professore di Matematica e Fisica ai Licei, di Matematica Applicata negli Istituti Tecnici e docente di Statistica presso l’Università degli Studi di Urbino, corso di laurea in Biotecnologie. E’ socio fondatore del Centro Internazionale di Studi “Urbino e la Prospettiva”, è stato membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Villa del Balì (Museo della scienza interattivo, Saltara)
Si occupa di storia della Matematica medioevale e rinascimentale. In questo campo ha curato mostre, ha partecipato a congressi come relatore e scritto numerosi articoli su riviste specializzate. Fra le sue pubblicazioni (come coautore) ricordiamo Le scienze a Urbino nel tardo Rinascimento (Quattroventi Urbino, 1988); le edizioni critiche delle opere matematiche di Piero della Francesca, Libellus de quinque corporibus regularibus, e Trattato d’abaco (edite rispettivamente da Giunti 1995 e Istituto Poligrafico dello Stato 2013), Le tre facce del poliedrico Luca Pacioli, Urbino 2010, la traduzione ed il testo critico del De centro gravitatis solidorum, di Federico Commandino (Edizioni della Normale di Pisa, 2015). E’ in corso di pubblicazione il libro dal titolo Piero della Francesca matematico, per le edizioni della Bocconi di Milano.

BISANZIO COME PORTALE DELLE STORIE: TRA VIE DELLA SETA ED EUROPA

Sergio Basso, Orientalista e Bizantinista

Fino all’altro ieri parlavamo del mondo come un villaggio globale; oggi ci sembra invece che si siano squarciate incredibili fratture fra Europa, Russia, Cina. Le storie possono aiutarci a ricomporre questo quadro e a riscoprirci fratelli?
Già nel IV secolo il mondo era interconnesso grazie un’autostrada di culture, idee, arte e soprattutto storie: è quella che chiamiamo Via della Seta.
Ad esempio, dall’India, la vita del Buddha arriva a Costantinopoli verso l’anno Mille e diventa – insospettabilmente – un romanzo cristiano, attestandosi come un vero bestseller in tutta l’Europa del tempo. Possiamo usarlo come cartina di tornasole per esplorare la Via della Seta.
II titolo di questo romanzo è “Barlaàm e Ioàsaph”.
Oggi vi racconterò la sua storia e il suo viaggio.

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