RACCOLTA FIRME PER I BENI PUBBLICI E COMUNI

Il Comune di Fano ha aderito alla campagna sui beni comuni promossa dal “Comitato Beni Pubblici e Comuni Stefano Rodotà”. La campagna prevede la raccolta firme per una legge di iniziativa popolare che introduca i beni comuni nel cuore del diritto privato italiano, tramite la riforma del Codice Civile, rimasto invariato dal 1942 e quindi non adeguato ai tempi e al rispetto dei valori costituzionali. Il testo della legge di iniziativa popolare proviene dal lavoro della Commissione Rodotà, istituita dal Governo nel 2006, ma mai arrivata alla discussione parlamentare. Un lavoro allora promosso dal giurista Stefano Rodotà e ora portato avanti dai suoi colleghi Ugo Mattei e Alberto Lucarelli, principali ispiratori del referendum sull’acqua nel 2011.

L’inserzione dei beni comuni nel codice civile permetterà di rendere prioritari “i diritti fondamentali della persona” rispetto alle esigenze della proprietà, sia pubblica che privata, anche nell’interesse delle generazioni future. “I beni 

comuni sono quei beni che per la loro natura ecologica, culturale o sociale appartengono a tutti, nel senso che nessuno può appropriarsene in quanto singolo individuo o in quanto soggetto sociale o economico. Sono quei beni che se sfruttati e degradati causano ripercussioni negative su tutti i cittadini, presenti e futuri”, così si legge nel sito ufficiale benipubbliciecomuni.it, dove è possibile reperire maggiori informazioni.

La legge d’iniziativa popolare permette ad ogni cittadino italiano avente diritto al voto di sottoporre un disegno di legge al parlamento. Per essere discussa, la proposta deve raggiungere 50.000 firme di cittadini aventi diritti al voto.

Si avvisano quindi tutti i cittadini fanesi che presso l’Ufficio Segreteria Generale del Comune sono depositati i moduli per la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “Disegno legge delega Commissione Rodotà beni comuni, sociali e sovrani”. Si potrà firmare nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì, 8.30-13.30 (martedì e giovedì fino alle 17.30).

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