Re della terra e della tavola – A Sant’Angelo in Vado arriva la 57^ Mostra Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato delle Marche

Re della terra e della tavola – A Sant’Angelo in Vado arriva la 57^ Mostra Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato delle Marche

Nei week end dal 10 ottobre al primo novembre torna uno degli eventi più longevi della Regione che, nonostante la situazione generale legata alla pandemia, presenta un calendario ricco di appuntamenti

La 57^ Mostra Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato delle Marche di Sant’Angelo in Vado (10-11, 17-18, 24-25, 31 ottobre – 1 novembre), così come tutti gli eventi in calendario in questa stagione dettata dalle regole anti Covid, sarà una mostra diversa rispetto al solito ma non per questo diminuirà il suo prestigio e la sua capacità di attrarre visitatori da tutta Italia e non solo, come dimostra l’immagine ufficiale che richiama al geolocalizzatore delle App per Smartphone e che rientra nel progetto più ampio “Vado al Tartufo”.

La neo amministrazione comunale e gli organizzatori, forti della sua tradizione, che ne fa la seconda mostra più longeva dello stivale (seconda solo ad Alba, in Piemonte), e grazie al legame indissolubile che regna tra i vadesi e il Re della Terra (oltre mille tesserini da cavatore a fronte di 4mila abitanti sono l’esempio concreto di quello che questo frutto rappresenta per l’intera comunità), hanno deciso comunque di mantenere intatta l’ossatura dell’evento.

Il programma ha diversi appuntamenti cerchiati in rosso nel calendario come la cerimonia d’inaugurazione affidata anche quest’anno all’azienda Stark di Cagli, realtà leader nel settore delle produzioni di proiettori architetturali di immagini. E sarà proprio una suggestiva proiezione (videomapping) sul palazzo comunale di Piazza Umberto I a tenere a battesimo la mostra con il taglio del nastro previsto per le 19 di sabato 10 ottobre al quale parteciperà anche la banda cittadina.

“Quella alla quale vi do il benvenuto – afferma il neo sindaco, Stefano Parri – è sicuramente una mostra diversa, segnata dalle conseguenze che la pandemia ha portato nella società. Sono sicuro però che, nonostante mascherine, distanziamento e alcuni eventi rivisti rispetto al passato, i nostri commercianti, i nostri ristoratori e tutte le persone impegnate per rendere attrattiva la mostra, sapranno regalare ai visitatori quattro week end dal sapore unico, com’è unico il sapore e il profumo di tartufo che si respira da queste parti”.

Un sapore del quale si potrà godere già dalla serata di sabato 10 grazie all’aperitivo a cura dello Chef Roberto Dormicchi previsto in Piazza Pio XII, piazza che anche quest’anno sarà animata dalla Proloco Tifernum Mataurense che presenta la seconda edizione di Arte al Cubo, una rassegna culturale che ha lo scopo di promuovere l’arte contemporanea in tutte le sue forme.

Altro appuntamento diventato col tempo un must della mostra è il 27esimo raduno delle auto d’epoca (domenica 11 ottobre) che sfileranno in tutto il loro splendore per le vie del paese dove spetterà invece a bar, ristoranti e stuzzicherie (altra conferma del 2020) inebriare ogni vicolo dell’aroma inconfondibile di tartufo.

Tartufo anche quest’anno farà rima con motori e non solo per le auto. Il Motoclub Tonino Benelli infatti, pur essendo stato costretto a rinunciare al motoraduno internazionale, sta preparando il “week end del motociclista” con tante attività previste il 17 e 18 ottobre in Piazza delle Erbe.

Circa 80 saranno gli espositori (stand aperti il sabato dalle 15 e la domenica dalle 10) tra commercianti di tartufo, posizionati nell’ormai consueta location di Corso Garibaldi, produttori locali di specialità gastronomiche e artigiani, dislocati lungo tutto il paese rispettando le regole di distanziamento e il divieto di fare assembramenti.

E proprio con il divieto di far assembramenti dovranno fare i conti anche gli spettacoli che si svolgeranno all’aperto e con ingresso contingentato ma che saranno comunque di livello grazie alla presenza di artisti locali ma anche di volti noti della Tv.

“Essere vadesi è un orgoglio sempre – conclude il sindaco Parri -, esserlo in questo periodo lo è ancora di più. Per tutti noi il tartufo e tutto quello che ruota attorno ad esso, è qualcosa che va aldilà dell’aspetto gastronomico. Parlare di tartufo a Sant’Angelo in Vado significa parlare di storia, tradizioni, amore per la propria terra e per le proprie origini. Sono sindaco del nostro meraviglioso Comune solo da qualche settimana e come prima cosa non posso che ringraziare tutti coloro che per 56 anni hanno contribuito a rendere grande questo evento spendendo passione, sacrificio e amore per il territorio. La nostra Mostra del tartufo bianco pregiato delle Marche è, negli anni, diventata una delle più rinomate nel contesto nazionale e anno dopo anno si è sempre più consolidata come un appuntamento fisso non solo per noi vadesi ma anche per i tanti turisti che vengono a visitare il nostro borgo e le sue bellezze che anche in questo strano 2020 sapranno farsi apprezzare il tutto il loro splendore”.

Altro appuntamento fisso da ben 46 anni è la gara nazionale di cerca al Tartufo Bianco, abbinata anche quest’anno al trofeo Sergio Perrotta che convoglierà nella cittadina vadese oltre 50 cani da tartufo (Lagotto Romagnolo, Bracco, Pointer) provenienti da allevamenti di tutta Italia che, con i rispettivi allevatori, si ritroveranno domenica 25 ottobre presso Campo Monti.

In agenda, infine, sempre domenica 25 ottobre, un altro tassello del meraviglioso mosaico che è la Mostra di Sant’Angelo in Vado, vale a dire il Tartufo d’Oro che vedrà la consegna di riconoscimenti a personalità locali e nazionali che si sono distinti in vari ambiti.

“La Mostra Nazionale di Sant’Angelo in Vado – ha detto il presidente della Provincia, Giuseppe Paolini – è una delle prime nate in Italia, è un evento che apprezzo molto, così come apprezzo molto la presenza dello chef Roberto Dormicchi, che è un ambasciatore delle eccellenze del territorio. Il turismo agroalimentare è il futuro, nell’entroterra dobbiamo allungare la presenza media dei turisti e mettere insieme le eccellenze agroalimentari”.

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