Rifiuti, la raccolta differenziata obbligatoria anche per i positivi al Covid

Mascherine e test diagnostici vanno separati dal resto. Riprese anche le ispezioni nei sacchi dell’indifferenziato

È tornato anche per gli utenti positivi al Covid-19 l’obbligo di differenziare i rifiuti. A sancirlo è stata la fine dello stato d’emergenza dovuto alla pandemia.

Dall’entrata in vigore dell’ordinanza regionale n.1 del 9 febbraio 2022, Aset Spa aveva provveduto a raccogliere i rifiuti delle utenze Covid senza che questi ultimi venissero differenziati: tutto veniva conferito nel secco non riciclabile, poi regolarmente ritirato dagli operatori della società dei servizi. Quanto stabilito dalla suddetta ordinanza è però decaduto con la fine dello stato d’emergenza.

Per tale ragione, i soggetti positivi al Covid devono conferire i loro rifiuti in maniera differenziata secondo le modalità ordinariamente adottate nella zona di residenza, fermo restando che non possono recarsi personalmente presso le isole ecologiche, ma che possono delegare tale operazione oppure provvedere autonomamente dopo il primo tampone negativo. I dispositivi diagnostici o di sicurezza legati al Covid (test fai-da-te, mascherine chirurgiche ed FFP2 e guanti) devono comunque essere separati dagli altri rifiuti, utilizzando un doppio sacco accuratamente chiuso da conferire nell’indifferenziato. Si comunica, inoltre, che gli ispettori ambientali hanno ripreso le attività di ispezione dei sacchi relativi ai conferimenti dei rifiuti indifferenziati.

 

Per qualsiasi informazione si invita l’utenza a contattare il numero verde 800-997474.

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