ROCAMBOLESCO 1-1 PER LA PRIMA ALMA DI DESTRO CONTRO IL FORTE SUDTIROL

ALMA JUVENTUS FANO-SUDTIROL 1-1

ALMA JUVENTUS FANO (4-3-1-2): Meli; Cargnelutti, Di Sabatino, Zigrossi (34’pt Bruno), De Vito; Marino (35’st Sarli), Amadio (20’st Parlati), Carpani; Paolini; Ferrara (20’st Said), Barbuti (35’st Nepi). A disp.: Santarelli, Isacco, Baldini, Scimia, Monti, Martella, Rillo. All.: Destro.

SUDTIROL (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Malomo, Vinetot, Davi (39’st Fabbri); Tait, Gatto (20’st Greco), Karic (9’st Casiraghi); Fink (20’st Turchetta); Magnaghi (1’st Semprini), Rover. A disp.: Menghetti, Curto, Gigli, Pircher, Calabrese. All.: Vecchi.

ARBITRO: Pashuku di Albano Laziale.

RETI: 47’st Parlati (A) su rigore, 50’st Casiraghi (S) su rigore.

NOTE: espulso al 42’pt Bruno (A) per fallo da ultimo uomo; ammoniti Magnaghi, Karic, Davi, Ferrara, De Vito, Tait, Vinetot; angoli 1-7; recupero 4’+5’; partita giocata a porte chiuse.

Inizia con un’impresa sfiorata in un rocambolesco finale l’avventura di Destro sulla panchina del Fano, che, in dieci per metà gara e dopo aver sventato un rigore, assapora la prima vittoria stagionale contro il temibile Sudtirol. Nei minuti conclusivi la sblocca Parlati proprio dal dischetto, peccato che a qualche istante dal triplice fischio l’ennesima ingenuità difensiva dia l’opportunità ai bolzanini di pareggiare sempre dagli undici metri. In un “Mancini” a porte chiuse per le norme anti-Covid e con il lato mare della gradinata parzialmente abbattuto per il restyling del settore ospiti, la prima Alma dell’ex Fermana si dispone in campo con quel 4-3-1-2 sul quale aveva insistito mister Alessandrini. Quattro i nuovi interpreti rispetto al quinto ko di fila rimediato a Ravenna, compreso Meli per lo squalificato Viscovo. Sulla sponda opposta, ancora privo di Polak, Beccaro, Fischnaller e Odogwu, l’allenatore bolzanino Vecchi ne cambia invece tre. Il primo vero elemento di discontinuità a livello tattico per i fanesi è la decisione di non andare a pressare alti gli ospiti, ai quali si concede la costruzione dal basso. Un atteggiamento che gli consente di non prestare il fianco ai biancorossi, che ci impiegano una ventina di minuti per prendere loro le misure. Proprio al 20’ improvvisamente Rover fa breccia nella retroguardia dell’Alma e dalla linea di fondo scarica verso Magnaghi, che sottomisura disturbato da Cargnelutti coglie il palo. Al 23’ c’è materiale da moviola in area altoatesina, col braccio galeotto di Malomo sull’angolo di Paolini. Il Sudtirol mette sotto pressione i granata, è comunque da una giocata apparentemente di semplice lettura che al 42’ ci scappa rigore ed espulsione. Una spizzata di Magnaghi permette infatti a Rover di involarsi verso Meli, a due passi dal quale si lascia cadere a terra sulla leggera strattonata di Bruno (subentrato all’infortunato Zigrossi). Sul dischetto va Karic, neutralizzato in due tempi da Meli. La ripresa è inevitabilmente di sacrificio e sofferenza per gli uomini di Destro, preoccupati al 5’ dal colpo di testa di Semprini appena largo. All’11’ Marino fa uscire dal bunker Barbuti, che in contropiede con Vinetot appresso calcia sull’esterno della rete. Al 22’ rischioso retropassaggio di Said, con Meli reattivo nell’impedire a El Kaouakibi di approfittarne. Il portiere locale non si fa sorprendere neppure al 26’, sul fendente da fuori di Turchetta. I fanesi moltiplicano attenzione e determinazione, riuscendo addirittura a trovare il vantaggio in pieno recupero. E’ il 45’ quando da una sortita di Paolini scaturisce un rigore per la cintura di Tait ai danni del neoentrato Parlati, che trasforma per l’1-0. Ad una manciata di secondi dal gong Sarli sbraccia però il defilatissimo Turchetta sullo spiovente di El Kaouakibi, consegnando la chance dell’1-1 al freddissimo Casiraghi. E adesso occorre smaltire in fretta delusione per il successo mancato di un soffio e ricaricare altrettanto velocemente le batterie fisiche, dato che mercoledì nel turno infrasettimanale andrà in scena lo scontro diretto in trasferta con la Fermana.

 

Potrebbero interessarti anche...