“Smart working” in Provincia e riduzione dell’accesso al pubblico

Restano invariati i servizi indifferibili, tra cui l’attività dei cantonieri, dei responsabili viabilità dei territori, del Pronto intervento e della polizia provinciale

Per contrastare la diffusione del virus Covid-19, la Provincia di Pesaro e Urbino, come altri enti, ha limitato il più possibile la presenza dei dipendenti negli uffici, nel rispetto dei decreti del presidente del Consiglio dei ministri dei giorni scorsi e, da ultimo, del decreto “Cura Italia” del 17 marzo.

 “Abbiamo adottato modalità di smart working in vari servizi, per circa 50 dipendenti – evidenzia il direttore generale Marco Domenicucci –, altri lavoratori stanno usufruendo di ferie non godute, permessi ed altri strumenti previsti dalla legge e dalla contrattazione collettiva. Proseguono invece nelle consuete modalità i servizi indifferibili, tra cui quello dei cantonieri con i responsabili viabilità dei territori, il Servizio Pronto intervento e l’attività della polizia provinciale che sta collaborano con le altre forze dell’ordine per i controlli sul rispetto delle disposizioni di Governo che limitano gli spostamenti. Il nuovo decreto del 17 marzo scorso – aggiunge Domenicucci – prevede il lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nella pubblica amministrazione, al di là dei servizi per i quali deve essere garantita la presenza. Stiamo valutando se ci sono ulteriori possibilità di applicazione”.

Limitato anche l’accesso al pubblico, previsto soltanto il martedì e giovedì, dalle ore 9 alle 12, con invito agli utenti a preferire comunicazioni tramite mail, pec, telefono e fax (per urgenze tel. centralino 0721.3591 e Urp 0721.3592424 – 2270).

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