STANLEY CLARKE 4EVER BAND A FANO JAZZ BY THE SEA

È Stanley Clarke l’attesissima star di Fano Jazz By The Sea 2023: mercoledì 26 luglio il celebre bassista americano, già ospite in passato del Festival, salirà sul palcoscenico della Rocca Malatestiana (ore 21.30) insieme ai componenti della sua 4ever band, che schiera accanto all’autorevole leader il sassofonista Emilio Modeste, il chitarrista Colin Cook, il pianista e tastierista Beka Gochiashvili, il batterista Jeremiah Collier; guest la vocalist californiana Natasha Agrame.

La giornata prevede diversi altri appuntamenti, due dei quali in programma alla Pinacoteca San Domenico: alle 17.40, con il primo degli incontri organizzati in collaborazione con Fano Unimar, con Carlo Cerrano che parlerà di crisi climatica, ambiente marino e migrazioni; alle 18.30, per la sezione Exodus, con il talentuoso fisarmonicista Vince Abbracciante. Anche il Jazz Village si farà in due: alle 19.45 con il quintetto del contrabbassista Jacopo Ferrazza e alle 23 con i Cassini’s Last Image.

Stanley Clarke (foto Raj Nai)

Stanley Clarke è uno dei massimi virtuosi del contrabbasso e del basso elettrico, vincitore di quattro Grammy Awards: a Fano torna, dopo il suo applauditissimo concerto del 2018, per presentarsi con la sua nuova band 4EVER. Una band che enfatizza la legacy jazz fusion di gruppi storici come i Return To Forever, nei quali lo stesso leader ha militato con onore. Fedele all’evoluzione del jazz elettrico, Stanley Clarke e i suoi giovani partner propongono, quindi, una potente combinazione di armonie e improvvisazioni jazz con influenze rock, funk, R&B, hip-hop e musica elettronica.

Classe 1951, Stanley Clarke è stato il primo fenomenale virtuoso di uno strumento che nel jazz ha fatto capolino con l’avvento, sul finire degli anni Sessanta, del jazz-rock; prima quindi del travolgente arrivo sulle scene di Jaco Pastorius. Da giovane suonava la fisarmonica, poi il violino, il violoncello e, infine, il contrabbasso, strumento con il quale si sarebbe messo in luce accanto a Gil Evans, Mel Lewis, Horace Silver, Stan Getz, Dexter Gordon e Art Blakey. Poi, con l’entrata nei Return To Forever, il passaggio al basso elettrico, in piena sintonia con la musica sempre più elettrica ed eclettica della band guidata da Chick Corea. Da lì i primi album da solista (sopra tutti School Days, annata 1976) e la collaborazione con un altro tastierista di vaglia, George Duke. Gli anni Novanta e quindi il nuovo secolo vedono Stanley Clarke abbracciare musiche diverse, anche in odor di pop music, poggiando sempre sul proprio magistero strumentale, cercando un equilibrio fra “acustico” ed “elettrico”. Ciò che tuttora contraddistingue il musicista di Filadelfia.

Jacopo Ferrazza Fantàsia

Vince Abbracciante è la nuova stella della fisarmonica in Italia, dotato di una tecnica notevole, un senso profondo del blues e dello swing: padroneggia la fisarmonica come pochi e suona con talento qualsiasi genere musicale. Di lui ha detto un autorevolissimo collega di strumento come il francese Richard Galliano: «Chi più mi ha impressionato è un giovane italiano, originario della Puglia: si chiama Vincenzo Abbracciante. In ogni brano mi ha coinvolto in una storia diversa e commosso». Nato a Ostuni nel 1983, Vince Abbracciante ha intrapreso gli studi musicali a otto anni con il padre Franco. Ha frequentato master class con Franco D’Andrea, Bruno Tommaso, Joelle Leandre, Roberto Gatto, Rosario Giuliani, lo stesso Galliano e altri e si è diplomato in musica jazz presso il Conservatorio di Monopoli, sotto la guida di Gianni Lenoci, e in fisarmonica classica presso il Conservatorio di Matera

Jacopo Ferrazza, il cui nome riporta inevitabilmente a una delle formazioni più agguerrite de jazz italiano, il quartetto di Fabrizio Bosso, presenta il suo ultimo progetto solistico, Fantàsia, coadiuvato dal pianista e tastierista Enrico Zanisi, dalla cantante Alessandra Diodati, dal batterista Valerio Vantaggio e dalla violoncellista Livia De Romano. Il progetto Fantàsia ha preso vita dopo due anni e mezzo di lavoro impiegato nella scrittura di musica, testi e nella cura delle partiture, fondandosi su composizioni originali scritte appositamente per un ensemble che concilia il mondo acustico ed elettronico. Il tutto rivela l’influenza di quattro matrici: un senso di modernità, la musica cameristica, la corrente tardo-romantica e la musica elettronica.

Foto di copertina: Ondera Taka

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