STRAPPA APPLAUSI L’ALMA ALL’ESORDIO IN CAMPIONATO ANCHE SE SCONFITTA DALLA SAMB

ALMA JUVENTUS FANO-SAMB 1-3

ALMA JUVENTUS FANO (4-3-3): Viscovo; Tofanari, Di Sabatino, Gatti, De Vito; Carpani (29’st Gjuci), Sapone (14’st Marino), Parlati (14’st Said); Paolini (19’st Sarli), Barbuti, Baldini. A disp.: Fasolino, Diop, Massardi, Mainardi, Boccioletti, Giorgini, Morsucci. All.: Fontana.

SAMB (4-3-3) Santurro; Rapisarda, Miceli, Di Pasquale, Gemignani; Gelonese (29’st Panaioli), Bove (1’st Angiulli), Piredda (1’st Rocchi); Volpicelli (19’st Orlando), Cernigoi, Di Massimo (33’st Frediani). A disp.: Raccichini, Fusco, Trillò, Zaffagnini, Brunetti, Garofalo. All.: Montero.

ARBITRO: Bitonti di Bologna.

RETI: 13’pt Cernigoi (S), 27’pt Parlati (A), 7’st autorete di Di Sabatino, 47’st Orlando (S).

NOTE: ammoniti Di Pasquale, Miceli; angoli 3-4; recupero 1’+4’; spettatori 1600 circa, di cui 500 ospiti; abbonati 283.

Esce fra i meritati applausi del proprio pubblico l’Alma, nonostante sia la Samb ad uscire vincitrice dal derby di esordio in campionato del “Mancini”. Il diciottesimo della serie a Fano, dove il bilancio parla adesso di quattro affermazioni rossoblù e sei fanesi. I granata sono piaciuti per spirito e idea di gioco, commettendo però qualche errore individuale rivelatosi fatale. Mister Fontana insiste sul 4-3-3 impostato nel precampionato, varando una formazione inedita non avendola potuta testare né in Coppa Italia né in amichevole. Rispetto a quanto immaginato la novità è l’inserimento nel tridente offensivo di Paolini, che pareva destinato ad agire da mezzala. Spazio dall’inizio invece per Sapone, da regista. All’appello manca l’ancora convalescente Tassi, al quale nella lista degli indisponibili si aggiungono per problemi burocratici Venditti e Beduschi. Modulo speculare per Montero, costretto a rinunciare al centrale difensivo Biondi. Al suo posto c’è Di Pasquale, mentre l’ultimo arrivato Angiulli si accomoda in panchina. I granata pressano subito alti, portando ben sei giocatori nella metà campo avversaria. Questo atteggiamento aggressivo crea imbarazzo agli ospiti, indotti a velocizzare la manovra senza poter ragionare. Al 13’ però la Samb riesce a trovare la falla nel sistema: lancio preciso di Bove per Di Massimo sull’out sinistro a scavalcare Tofanari, controllo orientato dell’ex juventino ed invitante palla sul secondo palo per il tap-in vincente di Cernigoi. L’Alma continua a fare la partita, ma è nuovamente la Samb a rendersi pericolosa al 25’. Stavolta cincischia Gatti favorendo Di Massimo, sul cui destro Viscovo risponde da campione. I granata reagiscono d’orgoglio, pareggiando al 27’. Punizione battuta rapidamente da Sapone, cross di De Vito, torre aerea di Paolini e dall’altra parte Parlati incorna per l’1-1. Al 31’ una leggerezza dello stesso Sapone rischia di spianare la strada al raddoppio di Bove, sul quale Viscovo miracoleggia. La sfida è senza dubbio divertente, merito soprattutto di un Fano spumeggiante. Al 39’ la possibile svolta, con l’arbitro che tra lo stupore generale assegna un rigore ai sambenedettesi per un presunto tocco con una mano di Tofanari sul traversone di Rapisarda. Sul dischetto va Di Massimo, ipnotizzato dal solito Viscovo. Quest’ultimo non può nulla al 7’ della ripresa, quando il compagno di squadra Di Sabatino lo infilza sul radente dal fondo di un Cernigoi. L’Alma accusa il colpo, così all’11’ Viscovo deve mettere un’altra pezza su Di Massimo ed al 31’st su Cernigoi coi padroni di casa nel frattempo sfilacciatisi. L’1-3 non arriva neppure al 42’, fallito da Rocchi, ed al 44’, col clamoroso palo di Frediani. Lo segna al 47’ Orlando, in contropiede, legittimando il successo della Samb.

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