Swedish receptions of Vitruvius from 16th to 21st century Fortuna di Vitruvio in Svezia dal XVI al XXI secolo

Il Centro Studi Vitruviani, in collaborazione con Università Politecnica delle Marche, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Liceo Nolfi di Fano e con il patrocinio del Comune di Fano, assessorati alle Biblioteche e alla Cultura e Beni Culturali, e della Fondazione CariFano, organizza per martedì 21 marzo 2023, a Fano, Mediateca Montanari, ore 17.00, una conferenza del prof. Johan Mårtelius, professore emerito di Storia dell’Architettura presso il Royal Institute of Technology di Stoccolma.

Si tratta di una iniziativa che anticipa una giornata di studi che il Centro Studi Vitruviani ha in programma nel mese di ottobre prossimo, quando a parlare degli influssi di Vitruvio nei paesi nordici verranno a Fano studiosi dalla Svezia, Finlandia, Norvegia e Danimarca.

Intanto martedì 21 marzo il prof. Johan Mårtelius ci parlerà della diffusione del De Architectura di Vitruvio in Svezia, a partire dal XVI secolo, e degli influssi diretti dei principi vitruviani su importanti architetture di noti architetti svedesi, come, ad esempio, il teatro di Uppsala di Olof Rudbeck oppure il Museo Nordiska di Stoccolma che l’arch. Isak Gustaf Clason realizzò ispirandosi direttamente alla Basilica vitruviana di Fano.

Il prof. Mårtelius, autore fra l’altro di una traduzione in svedese del De Architectura, sarà introdotto dal prof. Antonello Alici, Politecnica delle Marche, e dal prof. Oscar Mei, Università di Urbino Carlo Bo, direttore scientifico del Centro Studi Vitruviani.

L’evento potrà essere seguito anche da remoto, sul canale YouTube del Centro Studi Vitruviani.

Johan Mårtelius, Architect and PhD, professor emeritus in History of architecture at KTH Royal Institute of Technology, Stockholm (1993-2019). 

His interests in antiquity and the classical tradition have resulted in a number of publications on both the Mediterranean and the Nordic regions. These include the Swedish translation of Vitruvius (1989, 2nd edition 2009), where he was advisor and writer of introduction and notes and made the selection of illustrations. A number of essays regarding Vitruvius and the Vitruvian tradition have been published in English and Swedish. These include studies on the Swedish architects Nicodemus Tessin the Younger (1654-1728) and Carl Hårleman (1700-1753) and also on the Swedish classicist movement of the 1920s, often named Swedish Grace. 

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