TECHFEM E FANO RUGBY FANNO SQUADRA PER ANDARE “INSIEME IN META”

E’ un rapporto che resiste al trascorrere inesorabile del tempo ed anche all’imperversare del Covid quello tra Fano Rugby e Techfem Spa, che insieme dal 2015 e nei rispettivi ruoli portano avanti un’avvincente sfida: promuovere attraverso la pratica della palla ovale una cultura sportiva basata su sani valori. Di qui i progetti avviati in sinergia sia per il settore giovanile della società rossoblù che per le scuole, condivisi con entusiasmo dal CEO e Managing Director della Techfem SpA Federico Ferrini.

Federico, partiamo dalla vostra azienda e dall’ambito in cui si muove…

<Techfem opera nel settore energetico da circa 40 anni. La nostra è una società di ingegneria multidisciplinare che fornisce servizi di Project Management durante la realizzazione di impianti, la consegna chiavi in mano e collaudo fino all’avviamento. Il nostro attuale focus punta alle nuove economie energetiche ed alla transizione ecologica>.

Perché abbinarvi al Fano Rugby ed in particolare all’attività rivolta ai più giovani?

<Il sostegno e lo spirito di squadra sono nel rugby pilastri fondamentali per la conquista della meta. Condividiamo anche noi questi principi nel nostro lavoro quotidiano: il senso di appartenenza al gruppo e la perseveranza ci guidano verso il raggiungimento dell’obiettivo. Ed “Insieme in Meta”, che coinvolge circa 750 bambini di età compresa tra i 6 ed i 14 anni provenienti da ben 5 istituti di Fano, Cartoceto, Saltara e Villanova, li incarna al meglio. Grazie al nostro supporto ed alla passione degli insegnanti/allenatori, il progetto, completamente gratuito per le famiglie, persegue l’intento di trasmettere, tramite lo sport, dei valori fondamentali nella vita di tutti i giorni. Stesso discorso per l’appoggio al settore Minirugby, di cui siamo sponsor principale>.

Che rilevanza riveste a tuo avviso l’inserimento di una formazione sportiva nell’offerta didattica a livello scolastico?

<I valori dello sport affiancati ad una educazione scolastica dovrebbero essere un paradigma più diffuso possibile: il gioco di squadra, il supporto ai compagni in difficoltà, l’impegno, il sacrificio, l’orientamento al risultato ed il raggiungimento di obiettivi sfidanti sono valori da allenare per la vita>.

Come hai conosciuto il mondo della palla ovale fanese?

<Tutto è cominciato grazie ad alcuni miei collaboratori di Techfem, che hanno la passione per il rugby e che sono stati capaci di trasmetterla anche in azienda. Io non ho mai praticato questa disciplina sportiva, però i sani principi che la contraddistinguono mi hanno subito conquistato al punto da spingermi ad organizzare persino delle sessioni di formazione manageriale caratterizzate da attività di gioco in campo e lezioni motivazionali col coach della prima squadra del Fano Rugby. Covid permettendo, speriamo di poter ripetere presto questo tipo di esperienza che unisce l’utile al dilettevole essendo allo stesso tempo formativa e divertente>.

Da spettatore che effetto ti fa vedere dei ragazzi che giocano indossando maglie col logo Techfem?

 <Mi è capitato più volte di assistere ai raduni del Minirugby a Fano. Vedere questi bimbi che corrono spesso anche nel fango, col sorriso sulle labbra e stringendo gelosamente l’ovale tra le braccia finché non hanno la possibilità di passarlo ad un compagno, indossando la maglietta Techfem, mi riempie di gioia. Ed è in quel preciso momento che comprendo fino in fondo la bellezza e l’importanza di sostenere associazioni come il Fano Rugby, che si adoperano con passione e professionalità per creare occasioni di gioco, socializzazione e sport per i ragazzi della nostra comunità>.

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