“THE MAKING OF MOTOWN” PER LE CELEBRAZIONI DEL 60° ANNIVERSARIO

La celeberrima etichetta discografica di Detroit fondata da Berry Gordy Jr. nel 1959 celebra il 60° anniversario con nuove pubblicazioni e grandi eventi. 

60 anni sono davvero tanti, quando poi sono stati “vissuti intensamente” come Motown ha fatto, sembrano molti di più.

Sin dall’inizio Motown è diventata un punto di riferimento non solo della musica ma anche della cultura afroamericana, guadagnandosi l’appellativo, riconosciuto anche dalla popolazione bianca, di “The Sound of Young America”.

Questo avveniva in un’epoca in cui le canzoni degli artisti di colore erano “ghettizzate” persino nelle classifiche. La rivista Billboard pubblicò la classifica “Race Records” fino al 1949 e solo grazie al giornalista musicale e produttore Jerry Wexler si passò alla classifica Rhythm & Blues, utilizzando il nuovo termine da lui stesso coniato.

I successi della Motown non hanno sofferto più di tanto questa differenziazione perché moltissimi avevano già conquistato le massime posizioni della classifica Hot 100 USA.

Come festeggiare al meglio i 60 dell’etichetta?

L’ideale sarebbe prendere un volo ed andare nello Stato del Michigan per visitare The Motown Museum fondato da Esther Gordy Edwards.

Qui ci si potrebbe soffermare nel mitico “Studio A” dove sono stati registrati molti fantastici dischi della Motown.

Se la cosa risultasse un po’ complicata ci dobbiamo accontentare di “Motown Greatest Hits” un cofanetto con 3 CD contenente 60 hits che abbracciano tutto il periodo sotto la presidenza di Gordy (si arriva fino alla fine degli anni ’80). 

Tra queste ricordiamo assolutamente Shop Around dei Miracles, My Guy di Mary Wells, Dancing in the Street di Martha & the Vandellas, Baby Love delle Supremes, My Girl dei Temptations, I Can’t Help Myself dei Four Tops, Ain’t No Mountain High Enough di Diana Ross, What’s Going On di Marvin Gaye e Sir Duke di Stevie Wonder.

Nella selezione delle 60 hits non mancano quelle di Thelma Houston, Commodores, Lionel Richie e di un giovanissimo Michael Jackson che era già strabiliante con i suoi fratelli Jackson Five.

Lo stesso cofanetto è disponibile anche nell’edizione 2 LP contenente però solo 27 brani.

Per le celebrazioni del 60° viene pubblicato anche il film-documentario “Hitsville: The Making of Motown” diretto da Gabe e Ben Turner, prodotto da Showtime, in cui si racconta la storia dell’etichetta (Hitsville è come viene chiamato il villino quartier generale della Motown).

Nel documentario sono presentate tante immagini e numerose interviste, comprese quelle con Berry Gordy Jr. e con il cantante Smokey Robinson che Gordy stesso nominò suo vicepresidente fino al giorno dell’abbandono, quando Motown passò di proprietà nel 1988.

Motown, ancora oggi attivissima, produce “urban music”  di  elevatissimo livello con tanti artisti emergenti tra cui BJ The Chicago Kid, Lil Yachty, Layton Greene e Tiwa savage.    

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